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Casa Piccinni, dal Fai-Bari la proposta per il recupero: in programma eventi musicali e culturali

Attività culturali e di promozione storica, eventi musicali e anche un Qr code da esporre fuori dall’immobile per attrarre, incuriosire e divulgare. A recuperare la casa natale di Niccolò Piccinni, in piazza Mercantile, ci pensa il Fai di Bari, da cui è partita una proposta di partenariato al Comune di Bari per rivalorizzare la struttura,…

Attività culturali e di promozione storica, eventi musicali e anche un Qr code da esporre fuori dall’immobile per attrarre, incuriosire e divulgare. A recuperare la casa natale di Niccolò Piccinni, in piazza Mercantile, ci pensa il Fai di Bari, da cui è partita una proposta di partenariato al Comune di Bari per rivalorizzare la struttura, attualmente in stato di abbandono. Si tratta di un accordo, tra Fai e Palazzo di Città, teso a valorizzare il bene «mediante iniziative gestionali quanto più innovative e che garantiscano» al Comune «un risparmio di spesa» rispetto alla gestione diretta.

Antico stabile fuori terra di tre piani, la casa, ritenuta quella in cui il noto compositore nacque, comprende quattro vani a pian terreno, cinque al primo piano e cinque al piano secondo. L’immobile, originariamente di proprietà di un mercante locale, fu prima acquistato dai Carmelitani Scalzi e poi, nel 1955, dal Comune di Bari. La casa si trova nella centralissima Piazza Mercantile, all’altezza della Fontana della Pigna, ed è certo che fu abitata dalla famiglia di Piccinni dal 1738 al 1753.

Il progetto presentato dal Fai punta a «restituire la giusta importanza» all’immobile, che, nonostante il restauro conclusosi nel 1998, non è accessibile in tutte le sue parti. Occorre, infatti, eliminare le barriere architettoniche presenti e procedere con la sistemazione degli spazi interni. Caso eclatante il fatto che, allo stato attuale, al primo piano si può accedere solo attraverso una scala posta lateralmente su vico Fiscardi, cosa che rende problematica la fruizione e l’accessibilità della struttura.

La rivalorizzazione cui punta il progetto di partenariato verte su due linee principali, la valorizzazione e il presidio del bene. Per quanto riguarda le attività rientranti nella prima linea progettuale, vi sono la pianificazione e valutazione delle attività di valorizzazione, l’organizzazione di visite su prenotazioni per il pubblico interessato, con una mappa d’interesse che coinvolga anche gli altri luoghi Piccinniani, oltre alla messa in atto di attività educative e inclusive, come visite culturali, percorsi ludico-didattici, workshop.

Il Fai punta a rivalorizzare l’immobile anche riproponendo la celebrazione del compleanno di Niccolò Piccinni, il 16 gennaio, all’interno della casa natale, oltre a promuovere la creazione di una raccolta tematica dedicata all’Opera Buffa e all’Opera Barocca, alla vita e alle opere del musicista barese. Grande importanza sarà conferita anche alla fruizione digitale, con la realizzazione di un pannello esterno con Qr code per scaricare informazioni sulla storia del musicista barese e di Casa Piccinni, oltre a una imponente campagna di comunicazione finalizzata alla promozione delle attività, degli eventi e dell’identità del luogo.

Per quanto riguarda il presidio della struttura, toccherà al Fai curare la manutenzione dei locali messi a disposizione oltre che le attività informative di accoglienza degli utenti.

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