Si alzano i prezzi dei Bed and Breakfast a Bari. I titolari delle strutture ricettive hanno stimato un aumento delle tariffe vicino al 15%. A pesare sui conti più salati per i turisti sono le difficoltà di gestione dei costi di energia e personale da parte dei proprietari. «Per questo trimestre abbiamo già subito l’incremento dell’energia – spiega Giovanna Castrovilli, presidente di “Aetb b&b in Puglia” e delegata di Confimpresaitalia – Nonostante questo siamo riusciti a contenere gli aumenti per i clienti senza andare oltre il 15%. Quello che ci spaventa sono le prospettive per il prossimo autunno».
A differenza dell’estate, che quest’anno ha fatto registrare un trend positivo di presenze in tutto il comparto extralberghiero, da ottobre in poi caleranno considerevolmente gli arrivi dei turisti stranieri. A questo si dovranno aggiungere le impennate dei costi dell’energia e delle materie prime già previste per il periodo ottobre-dicembre. «Ci troveremo di fronte ad una realtà differente, sia come operatori che come famiglie – continua Castrovilli – Qui a Bari non abbiamo grandi occasioni che possano stimolare le presenze sul territorio. Manca il turismo legato ai convegni che è molto risicato. Sì ci sono le manifestazioni sportive, tante, ma non prima della prossima primavera». La prospettiva è di un inverno molto difficile che potrebbe costringere gli operatori a sospendere le attività.
«Molti stanno pensando di non aprire. Non conviene mandare avanti una struttura con tutti i costi che aumentano quando le presenze sono risicate o quasi nulle. Lo abbiamo già fatto mordendo il freno negli scorsi anni a causa della pandemia e adesso ci toccherà farlo nuovamente per i costi dell’energia – conclude Giovanna Castrovilli – ogni anno abbiamo una brutta sorpresa. È un paradosso perché la stagione estiva è andata bene dando ottimi risultati. Eravamo sereni con la ripresa dei viaggi e il turismo, sia estero che di prossimità, adesso invece c’è tanta incertezza».