L’inflazione mai così alta dagli anni ‘80 e l’aumento dei costi energetici, trainato da carburante e bollette del gas, porterà a 1,1 miliardi di euro la stangata a tavola per le famiglie pugliesi, con i rincari della spesa alimentare che costeranno alle famiglie oltre 680 euro in più nel 2023.
È quanto afferma Coldiretti Puglia in riferimento all’avvio del monitoraggio della Guardia di finanza contro anomalie e speculazioni sui prezzi del carburante in un Paese in cui l’88% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada.
«A subire le conseguenze dei rincari – sottolinea la Coldiretti regionale – è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere attorno a un terzo sul totale dei costi per frutta e verdura».
Se il caro prezzi pesa sul carrello della spesa dei consumatori, più di un’azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività. La produzione agricola e quella alimentare sono, infatti, particolarmente sensibili all’andamento delle quotazioni poiché assorbono in Puglia oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali, secondo l’analisi della Coldiretti Puglia sulla base dei dati Enea.