Carburanti, beni alimentari ed energia: i baresi nella morsa dell’inflazione. Ecco dove finiscono i risparmi

distributore carburanti

L’inflazione si abbassa ma le famiglie non se ne accorgono. A luglio, secondo gli ultimi dati diffusi da Istat, i prezzi restano allo stesso livello stellare di giugno, sia per l’indice generale che per i prodotti alimentari. Anche a livello tendenziale il rallentamento dell’inflazione avviene con il contagocce, specialmente per le spese obbligate.

I prodotti alimentari passano da +11% di giugno a +10,7%, mentre il carrello della spesa resta a +10,2%, dal +10,5% del mese precedente. Per una coppia con due figli, l’inflazione al +5,9% significa un aumento del costo della vita pari a 1699 euro su base annua. Di questi ben 823 euro servono solo per far fronte ai rialzi del 10,7% dei prodotti alimentari e bevande analcoliche, 340 per la sola voce Abitazione, acqua ed elettricità (+9%), 864 euro per il carrello della spesa a +10,2%. Per una coppia con un solo figlio, la maggior spesa annua è pari a 1548 euro, di cui 743 per cibo e bevande, 785 euro per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona. In media per una famiglia la mazzata è di 1288 euro, 603 per mangiare e bere, 636 euro per la spesa di tutti i giorni. Il primato alle famiglie numerose con più di 3 figli con un esborso aggiuntivo pari a 1917 euro, oltre mille euro per il carrello della spesa (1024 euro).

Nemmeno il capoluogo pugliese è immune dall’aumento di beni e servizi, che si aggiungono ai rincari prettamente estivi relativi alle spese per vacanze, lidi balneari, ristoranti e prodotti come i gelati. A Bari l’inflazione di luglio si attesta al 5,9% come da media nazionale e questo provoca un esborso annuo aggiuntivo per le famiglie di circa 1024 euro. A pesare maggiormente il carrello della spesa, con in testa prodotti come lo zucchero (+47,3% su base annua), olio d’oliva (+30,6%), Patate (+26,9%) e riso (+29,7%). Alle stelle anche il gas del mercato libero con un astronomico +28,3%, a fronte invece di un crollo del prezzo del gas del mercato tutelato del 34,6%, oltre che di una riduzione del prezzo del gas nei mercati all’ingrosso. Ultima voce di spesa considerevole il prezzo del carburante. Con la Puglia che si attesta al secondo posto a livello nazionale per l’aumento dei prezzi della benzina: 1,96 euro di media che a Bari, in città, toccano anche i 2 euro al litro.

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