Caporalato, Patuanelli: «Risolvere problema tutelando il reddito degli agricoltori»

L’inchiesta sul caporalato a Foggia che ha visto tra gli indagati la moglie dell’ormai ex prefetto Michele Di Bari «è come tante perché il fenomeno del caporalato è esistente, è una piaga che conosciamo e cerchiamo di combattere quotidianamente».

Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, a “Il caffè della domenica” su Radio24, ricordando che sul tema «c’è una questione patologica e criminale e il tavolo sul caporalato, con il ministero delle Politiche agricole, degli Interni e del Lavoro, è quello dove affrontiamo il tema della patologia e degli eventi criminali».
In merito alla richiesta del leader della Lega, Matteo Salvini, di dimissioni della ministra dell’Interno Lamorgese, Patuanelli invita «tutti a fare meno gli sciacalli. Che Salvini, che [da ministro dell’Interno, n.d.r.] ha nominato il prefetto Di Bari, chieda le dimissioni della Lamorgese mi sembra surreale».
«È giusto che la magistratura faccia il suo corso ma bisogna risolvere in maniera strutturale il problema», ha continuato Patuanelli, e «lo si fa tutelando il reddito degli agricoltori. Molto spesso – ha concluso – gli imprenditori agricoli non riescono a offrire un lavoro di qualità pagato e ben retribuito perché loro stessi non riescono ad avere un reddito dalla loro attività. Innalzando la capacità di reddito degli agricoltori, credo che non ci sarà più un fenomeno strutturale pur continuando a esserci quello patologico che va colpito attraverso le indagini e le forze di polizia».

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