Una pugliese e una lucana in corsa per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2026. La foggiana Lucera e la potentina Maratea hanno presentato stamattina a Roma il rispettivo dossier nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura.
Quello pugliese è intitolato “Lucera 2026 – Crocevia di popoli e culture“. La delegazione lucerina è stata guidata dal sindaco di Lucera Giuseppe Pitta. Presenti, per la Regione Puglia, la consigliera delegata alle Politiche Culturali Grazia Di Bari e il direttore del Dipartimento Cultura e Turismo Aldo Patruno.
A iniziare il racconto davanti alla commissione giudicatrice del ministero, presieduta da direttore di AdnKronos Davide Maria Desario, è stato il sindaco di Deliceto Pasquale Bizzarro, ispiratore, prima, della candidatura dell’Unione dei Comuni dei Monti Dauni e, poi, del “passo indietro” che ha promosso il ruolo di Lucera a capofila dei borghi e unica città pugliese in lizza per il tiolo.
Al sindaco Pitta e al regista Luciano Toriello, autore dello spot, il racconto della visione di “Lucera 2026 – Crocevia di popoli e culture”: flussi di persone e culture, di energie e linguaggi che rivivono e rivitalizzano un patrimonio architettonico, paesaggistico e immateriale che si fanno elementi vivi all’interno della comunità.
Alla voce iconica di Fabrizio Gifuni è stato poi affidato l’appello a «farvi innamorare del desiderio di futuro di Lucera e dei Monti Dauni»: il colpo di teatro che ha chiamato il commosso applauso della platea e delle migliaia di ragazze e ragazzi che hanno seguito l’intera audizione in streaming.
Per Maratea a Roma c’era una delegazione della Regione Basilicata. In una lettera al Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il presidente Vito Bardi ha sottolineato come la candidatura di Maratea sia diventata di dimensione regionale e come la stessa corrisponda agli obiettivi strategici di tutta la comunità lucana.
La proclamazione della Capitale italiana della Cultura 2026 si terrà entro il 29 marzo 2024. La città vincitrice sarà assegnataria di un contributo finanziario da parte del Ministero della Cultura di un milione di euro per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura.