Brindisi è pronta a “Navigare il futuro”. È questo lo slogan, nonché il titolo, del dossier con il quale il noto progettista internazionale, Chris Torch, ha candidato Brindisi a Capitale italiana della cultura 2027. Alla presentazione, ha voluto esserci anche Luca Ward presidente della Fondazione Nuovo Teatro Verdi.
Un motto istintivo
«Il lavoro è stato molto bello, perché non ho mai lavorato con colleghi così competenti – ha esordito Torch – perché “Navigare il futuro”? È stato semplice, perché Brindisi è città portuale ed il porto è un posto importantissimo, anche se il futuro è scuro ed è fondamentale proiettarsi verso l’Est e l’Europa. Ho visto esattamente la vocazione internazionale della città. In questi mesi, l’aspetto più bello è stato ascoltare le associazioni e soprattutto i ragazzi, che sono il vero futuro. Ho più fiducia nella capacità e competenze della periferia, in cui abita gente che ha tante idee. La coesione tra centro e periferie è stata la mia lezione più importante. Brindisi ha tutte le risorse per affrontare le sfide del domani e la candidatura rappresenta un’opportunità unica per navigare verso nuovi orizzonti».
La Fondazione
Ruolo fondamentale lo ha svolto la Fondazione: «Siamo parte integrante del progetto e ne siamo particolarmente orgogliosi – ha dichiarato Ward – è un progetto ambizioso ed il titolo è molto chiaro: è fondamentale andare verso il futuro. Esattamente come è successo nel secondo dopoguerra, dove la nostra politica si è messa insieme ed ha pensato al domani, tanto che in soli 15 anni abbiamo avuto il boom economico. Bisogna preparare i più giovani a gestire il futuro. Questo progetto non si ferma ad oggi, ma guarda tra 20-30 anni.
Dal programma si evince chiaramente che c’è una visione e questo è fondamentale. Il mio impegno nella Fondazione? Innanzitutto, sono legato a Brindisi perché ho soggiornato ogni estate negli anni ‘70, al ritorno dai miei viaggi. E poi ho recitato decine di volte al Verdi. Ma ha il problema dell’acustica. Adesso che sappiamo quali sono i problemi, li stiamo risolvendo. Ho accetto perché nel CdA sono tutti giovani e poi ho la garanzia di Carmelo Grassi, una vera colonna in ambito teatrale. Dove c’è bisogno, io ci sono».
La storia
Per Marchionna, si parte «dalla storia millenaria della città, anche se sta vivendo un momento molto difficile, a fine ciclo industriale. Per questo ha bisogno di una visione per il futuro che sia di sviluppo sostenibile ed affrontarlo con gli strumenti dell’economia della conoscenza. La cultura è anche utilizzare le nuove tecnologie, definite dall’ingegno umano».