«Per difendere il patrimonio vitivinicolo pugliese è necessario intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro, ma anche mettere mano ai disciplinari di produzione in modo da garantire rapporti di filiera che siano improntati sulla correttezza, la trasparenza e la crescita di tutti gli anelli della filiera», così Savio Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, commenta il report di Cantina Italia dell’Ispettorato repressione frodi del ministero delle Politiche agricole che, al 31 luglio, registra un’impennata delle giacenze di vini Dop nelle cantine dell’11% e del 47% di vino Igp rispetto al 2021.
Aumento delle giacenze dovuto, per Coldiretti, al caro energia e agli elevati costi delle materie prime con le quotazioni delle uve da vino in “profondo rosso” a causa di ingiustificabili fenomeni speculativi. Serve, dunque, una fotografia dei numeri e delle potenzialità reali del settore per costruire una strategia di filiera, puntando su qualità e su rese per ettaro appropriate.
In Puglia la vendemmia 2022 è partita in anticipo rispetto allo scorso anno con la siccità e il caldo oltre i 40 gradi che hanno tagliato la produzione almeno del 15% a livello regionale con i vigneti messi a dura prova anche da continui eventi estremi come nubifragi e grandinate che stanno caratterizzando un agosto pazzo, per cui Coldiretti Puglia ha chiesto l’urgente misura dell’arricchimento all’Assessore regionale Pentassuglia.
Principi cardine per riportare su corretti parametri i prezzi di mercato, così da soddisfare produttori e consumatori, sono la qualità e la peculiarità dei singoli vitigni. Occorre, inoltre, lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole e trasformatori con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni, conclude coldiretti Puglia, sottolineando l’importanza in questo contesto dell’apertura del Governo alla proposta di Coldiretti sulla defiscalizzazione del costo del lavoro.