Rischio eruzione Campi Flegrei, la Basilicata pronta all’accoglienza degli sfollati del quartiere Bagnoli in caso di evacuazione. Avanti ieri in Prefettura a Potenza si sono riuniti i gruppi di lavoro per la realizzazione del Piano di Protezione Civile regionale. L’ingegnere Di Bello: «Una sfida per la nostra regione».
Il piano
Approvato dalla Regione Basilicata, il piano è incentrato sul trasferimento e l’accoglienza della popolazione di Bagnoli, Municipio 10 del Comune di Napoli, gemellato con le Regioni Basilicata e Calabria in caso di eruzione vulcanica nell’area dei Campi Flegrei. Nell’incontro si è discusso della permanenza medio-lungo termine della popolazione, delle infrastrutture di accessibilità e mobilità e degli hub e delle aree di prima accoglienza. Secondo quanto previsto dal piano, hub di prima accoglienza sarà il centro Cecilia di Tito Scalo. Da qui la popolazione sarà smistata nelle palestre di Potenza e Tito, in alberghi convenzionati e in una tendopoli. Strutture che potranno accogliere massimo 11.500 persone. Successivamente, saranno rese disponibili strutture ricettive in tutto il territorio lucano. I gruppi prevedono il coinvolgimento di vari soggetti: Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, strutture sanitarie, Comuni, Province, Camere di Commercio, Confindustria, Federalberghi e associazioni di volontariato. Alla riunione presso la Prefettura di Potenza ha preso parte anche il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. Presenti anche sindaci e tecnici dei Comuni capofila cui spetterà il compito di coordinare l’accoglienza.
L’organizzazione
Secondo quanto previsto, i tre gruppi di lavoro (Infrastrutture di accessibilità e mobilità, Hub e aree di prima accoglienza, Permanenza di medio/lungo periodo), saranno operativi a luglio. Entro la fine dell’anno è, invece, prevista la fase di valutazione sull’efficacia delle azioni messe in campo, da parte del Coordinamento che è composto dall’Ufficio protezione Civile e dalle Prefetture di Potenza e Matera. «La pianificazione dell’accoglienza secondo un modello solidaristico tra le diverse regioni d’Italia rappresenta una sfida per la nostra regione», ha detto il Dirigente dell’Ufficio per la Protezione civile regionale, ingegnere Di Bello. Il trasferimento e l’accoglienza della popolazione sfollata in caso di evacuazione «dovrà essere avviata nel giro di poche ore». Si prevede, infatti, che la popolazione destinata alla Basilicata arrivi in regione entro 72 ore al massimo dalla dichiarazione dello stato di emergenza.