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Brindisi, una nuova soluzione per la piscina di Sant’Elia: il Comune ora pensa a un project financing

Per riaprire la piscina comunale di Sant’Elia, l’amministrazione comunale sta immaginando un nuovo percorso. Dopo svariati bandi andati a vuoto, il nuovo orientamento è quello di aprire ai privati con un progetto di finanza. È questa la novità emersa nel corso della commissione comunale Lavori pubblici di ieri. Il funzionario comunale Antonio Iaia ha spiegato…

Per riaprire la piscina comunale di Sant’Elia, l’amministrazione comunale sta immaginando un nuovo percorso.

Dopo svariati bandi andati a vuoto, il nuovo orientamento è quello di aprire ai privati con un progetto di finanza. È questa la novità emersa nel corso della commissione comunale Lavori pubblici di ieri.

Il funzionario comunale Antonio Iaia ha spiegato che il Comune aprirà ai privati, chiedendo loro di porre le condizioni che ritengono più vantaggiose per gestire l’impianto. C’è da dire, comunque, che l’ultimo bando si presentava già allettante, dato che prevedeva un periodo di gestione di sette anni, prorogabile per altri tre e un canone di soli 10mila euro annui, a fronte di ricavi stimabili in 300-400mila euro. Vi è da sottolineare, comunque, che seppure la struttura sia conservata in buono stato, i costi di gestione risultano piuttosto alti, in quanto il riscaldamento è a metano.

Il nuovo approccio ha incontrato i favori del capogruppo della Lega Ercole Saponaro, il quale si è interrogato sul «perché il Comune dà il Palaeventi in gestione per cinquant’anni, tra l’altro senza prevedere il pagamento del canone, mentre per la piscina fino ad ora non si è pensato di affidarla in gestione per vent’anni».

Ancora più complessa si presenta poi la situazione della piscina comunale di contrada Masseriola, anch’essa da anni in stato di abbandono. In quell’area, infatti, non è previsto lo scarico fognario, e questo inficia l’appetibilità dell’impianto. Nel corso della discussione è stato trattato anche il tema dello stadio. Il funzionario comunale ha spiegato che è stata scartata l’opzione del terreno sintetico perché dopo due anni si indurisce e provoca infortuni e che la ditta appaltatrice, nell’ultima settimana, ha rallentato il ritmo dei lavori.

Il Brindisi rischia di giocare in campo neutro anche la gara con la Juve Stabia, in previsione per l’otto ottobre. E a rischio potrebbe esserci anche la partita del 22 ottobre con la Casertana. Infatti, Iaia ha riferito che «secondo il parere degli agronomi saranno necessari circa dieci giorni affinché il nuovo manto erboso attecchisca e si stabilizzi». Una circostanza che ha scatenato le ire del consigliere di maggioranza Raffaele De Maria, che ha puntato il dito contro i funzionari che nei giorni scorsi, dopo un sopralluogo, avevano rassicurato i commissari sulla fine dei lavori entro il 4 ottobre. «Io sin dall’inizio non avrei indicato date», ha aggiunto. «La politica ha il dovere di dire la verità, altrimenti si rischia soltanto di illudere i tifosi», ha rincarato il dem Francesco Cannalire.

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