Brindisi, Ward lascia la Fondazione Teatro Verdi. Pd a Marchionna: «Colpo alla credibilità»

Le dimissioni di Luca Ward sono un «colpo alla credibilità che rischia di paralizzare l’attività della Fondazione». Non usano mezzi termini i vertici brindisini del Partito democratico dopo che il noto attore e doppiatore ha lasciato la guida del Nuovo Teatro Verdi.

La decisione è stata formalizzata nei giorni scorsi, sebbene non ne siano ancora noti i motivi. Certo è che dal 10 ottobre, data della sua nomina, Ward è stato visto pochissime volte a Brindisi. La distanza dal Teatro Verdi, dunque, potrebbe aver spinto la voce di Russel Crowe nel film “Il gladiatore” ad abbandonare l’incarico.

Ora la vicenda offre al Pd un motivo per attaccare l’amministrazione Marchionna: «Ci dispiace enormemente e ci rammarica che l’attuale amministrazione comunale di centrodestra, pensando di lottizzare anche la cultura a Brindisi, abbia sprecato, cancellandolo, un patrimonio che si stava consolidando negli anni grazie al lavoro di due consiglio di amministrazione presieduti prima da Katiuscia Di Rocco e poi da Stefano Miceli».

Non solo: secondo gli esponenti dem, la nomina di Ward si è rivelata addirittura «un boomerang» per l’amministrazione Marchionna. Di qui l’appello: «Ora speriamo che non si paralizzino le attività e la sottoscrizione di atti di vitale importanza per il funzionamento della Fondazione del Nuovo Teatro Verdi, lasciata irresponsabilmente senza guida proprio nel pieno della stagione teatrale. Il Comune non perseveri nell’errore compiuto e individui un presidente presente, autorevole, operativo e capace».

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