Brindisi, al Comune fino a 10 milioni di euro dai nuovi impianti fotovoltaici

Dieci milioni di euro nelle casse comunali dal business del fotovoltaico. È quanto incamererebbe il Comune se venissero autorizzate le settanta istanze che le società produttrici di energia rinnovabile hanno presentato per insediarsi sul territorio di Brindisi.

«Al momento – ha dichiarato il sindaco Marchionna – ci sono richieste per 490 megawatt. Se considerate che riceveremmo 20mila euro a megawatt, potete capire il beneficio che ne trarrebbe il Comune». Risorse che servirebbero ad esempio per rimpinguare l’asfittico piano delle opere pubbliche. Il Comune di Brindisi, infatti, essendo in predissesto non può contrarre nuovi mutui ed i 3,5 milioni di euro derivanti dalla devoluzione di precedenti mutui sono stati spesi quasi integralmente per il restyling dello stadio Fanuzzi.

Già la precedente amministrazione comunale aveva chiuso un importante accordo con la società Cerano Energreen, che una volta ottenuta l’autorizzazione a installare pannelli fotovoltaici su 141 ettari dislocati lungo la centrale a carbone, verserà al Comune 1,5 milioni di euro che saranno utilizzati per la riqualificazione del parco Cesare Braico.

Va sottolineato, tra l’altro, che i 490 megawatt di cui ha fatto cenno il sindaco rappresentano una cifra nettamente inferiore rispetto a quella indicata dall’ex assessore all’Urbanistica, Dino Borri, nell’aprile del 2022, quando parlò di «domande sulla scrivania per 1.700 megawatt». Alla luce della volontà dell’amministrazione di favorire tale tipologia di investimenti, torna di stretta attualità il tema posto da Borri circa la necessità di individuare urbanisticamente nuovi spazi per gli insediamenti produttivi. L’ex assessore, infatti, dichiarò che «le aree industriali sono finite» e che pertanto c’è «l’esigenza di una nuova area di sviluppo industriale, che nasce perché arrivano in continuazione richieste di imprenditori del fotovoltaico».

Va considerato che la provincia di Brindisi, oltre dieci anni fa, subì una prima invasione di pannelli fotovoltaici. L’allora presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, dichiarò nel 2011: «La provincia di Brindisi fa registrare la più alta concentrazione al mondo di impianti fotovoltaici realizzati a terra. Così si uccide il nostro territorio». Ecco allora che il tema diventa scottante e andrà affrontato in fase di elaborazione del nuovo Piano urbanistico generale. In città qualcuno si inizia a porre la domanda su quanti ettari verranno consumati e in quali aree avverrà l’installazione di parchi fotovoltaici, ossia se saranno collocati esclusivamente su terreni sui quali non sono possibili attività che garantiscono un livello superiore di occupazione.

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