Bracciante morta in campagna: Paola Clemente diventa cittadina onoraria di Andria

In una giornata segnata da profonda commozione e riflessione, la città di Andria ha reso omaggio a Paola Clemente, la bracciante agricola la cui tragica scomparsa nel 2015 ha scosso l’opinione pubblica nazionale e ha acceso un faro sui drammatici soprusi subiti dai lavoratori nei campi.

Con una solenne cerimonia, inserita nel contesto del festival della legalità, il Comune ha conferito a Paola la cittadinanza onoraria, un riconoscimento che va ben oltre un semplice atto formale, ma si configura come un forte segnale di impegno e di memoria.

La storia di Paola è un monito contro lo sfruttamento e il caporalato. Una donna forte e lavoratrice, che ha perso la vita a causa di condizioni di lavoro inumane, sottoposta a ritmi massacranti e priva delle più elementari tutele. La sua morte, avvenuta a soli 48 anni, ha rappresentato una ferita profonda per la comunità di Andria e per l’intero Paese.

«Oggi, rendendo Paola cittadina onoraria, non stiamo solo ricordando una vittima, ma stiamo affermando un principio fondamentale: il diritto di ogni lavoratore a vivere e lavorare in condizioni dignitose – ha dichiarato la sindaca di Andria Giovanna Bruno -. La sua storia deve essere un monito per tutti noi, un invito a non abbassare la guardia nella lotta contro lo sfruttamento e il caporalato».

Il marito di Paola, Stefano Arcuri, presente alla cerimonia, ha espresso la sua profonda gratitudine per il riconoscimento conferito alla moglie: «Paola era una donna straordinaria, piena di vita e di energia. La sua morte è stata un’ingiustizia che ha segnato profondamente la nostra famiglia. Oggi, grazie a questo riconoscimento, sentiamo che la sua memoria è viva e che la sua lotta continua».

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