Un emendamento alla legge di Bilancio 2026, presentato dai senatori Marti, Paganella, Dreosto e Testor, prevede ristori per 70mila azionisti truffati dell’ex Banca popolare di Bari. Il documento è stato presentato stamattina nel capoluogo pugliese.
«È stato fatto un lavoro legislativo complesso e tecnicamente perfetto in occasione della legge di Bilancio 2026», afferma Giuseppe Carrieri, presidente di AssoAzionisti. Si tratta di «350 milioni di euro che consentono ai soci di avere almeno un parziale ristoro delle perdite subite».
Carrieri sottolinea che ora «occorre solo analoga volontà delle altre forze politiche parlamentari. I 350 milioni di euro di ristori ai soci, che rappresentano appena il 25% degli importi investiti, serviranno inoltre a sviluppare l’economia del Sud, perché saranno trasferiti in consumi o in risparmio».
Alla riunione era presente anche Saverio Daddario, presidente del Comitato indipendente BpB, che ha espresso preoccupazione per l’ipotesi di privatizzare Banca del Mezzogiorno, ex Banca popolare di Bari. «Il ministro Giorgetti ha detto che la Banca ha raggiunto utili per 24,4 milioni e che quindi può essere privatizzata – ha detto -. Ma la situazione non è facile, hanno anticipato che il 20% dei dipendenti andrà a casa».
