Si chiamerà Villaggio dell’accoglienza la foresteria per braccianti agricoli che nascerà al posto dell’ex Cara di Borgo Mezzanone, nel Foggiano, che sarà riconvertito grazie a un finanziamento di oltre 13,6 milioni di euro varato dalla giunta regionale pugliese.
I fondi saranno attinti dal POC Legalità 2014-2020 del Ministero dell’Interno.
L’intervento prevede il recupero e la riconversione di una parte dell’ex Cara di Borgo Mezzanone, da destinare a foresteria per 324 migranti regolarmente soggiornanti in Capitanata e attualmente coinvolti nelle filiere agricole.
Saranno smantellate le recinzioni esistenti, recuperate le strutture edilizie, efficientato dal punto di vista energetico l’intero compendio e gli spazi attuali saranno trasformati in alloggi in co-housing, cucine e spazi comuni.
Gli spazi aperti saranno luoghi di socializzazione con mitigazione climatica. Una porzione del compendio sarà destinata a centro servizi, medicheria, uffici e spazi comuni per l’utenza, consentendo il presidio di un soggetto gestore del terzo settore, che sarà individuato con procedura pubblica.
«Mentre il Governo stenta ancora a fornire risposte adeguate ai Comuni della Capitanata sul destino dei Fondi Pnrr – commenta il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – rimuovendo il proprio Commissario straordinario appena un anno dopo la sua nomina, la Regione Puglia prosegue il proprio impegno per l’accoglienza e l’integrazione sociale dei braccianti agricoli, attraverso progetti concreti che mirano, nel lungo periodo, a superare in via definitiva l’emergenza umanitaria dei ghetti in Puglia».
Il progetto del Villaggio, aggiunge l’assessora alle Politiche migratorie Viviana Matrangola, «si inserisce in una cornice programmatica che, in questi anni, ha dotato la Puglia di quattro foresterie regionali in cui sono attualmente ospitati circa 1.000 migranti, di tre hub di contrasto al caporalato con servizi sanitari, socio-legali, linguistici, di orientamento e di trasporto radicati nelle tre aree geografiche della regione (nord, centro e sud), di 200 posti letto, di programmi di mediazione interculturale e di ulteriori progetti di recupero, come un ostello per lavoratori migranti che nascerà nei prossimi mesi in località Boncore (Nardò)».










