Trovare una casa, per i numerosi fuori sede che arrivano a Bari per studiare, diventa sempre più difficile. Secondo il dossier diffuso da Immobiliare.it Insights, saranno il 78,2% in più gli studenti che si recheranno nel capoluogo da altre città pugliesi o da altre regioni, mentre le stanze disponibili caleranno del 23,9%. Una differenza che determina un incremento fisiologico dei costi degli affitti, con il prezzo di una stanza singola che si attesta sui 275 euro mensili: una variazione percentuale, rispetto all’anno scorso, del 4,3.
L’incremento dei prezzi degli affitti e la contestuale diminuzione delle stanze disponibili a Bari è in linea con il dato nazionale. In tutto il Paese, infatti, dopo la crisi innescata dal Covid, la domanda è ritornata a crescere, con una media del 45% in più, mentre lo stock di locazioni disponibili sul mercato si riduce, rimanendo sempre di segno positivo per le singole (+7%) ma comunque lontano dalla crescita degli scorsi anni. Per quanto riguarda i prezzi, sul gradino più alto del podio resiste Milano, dove per potersi permettere una stanza singola bisogna mettere a budget 620 euro. Nel capoluogo lombardo i prezzi sono aumentati del 20%, come Firenze, dove una stanza singola costa in media 451€. La migliorata situazione post-pandemica e l’alba di un anno accademico, almeno per ora, più lontano dalla minaccia del Covid hanno risvegliato anche la domanda degli studenti che, dopo due anni di stop, ora sono pronti a partire. In quasi tutti i principali poli universitari, con qualche eccezione, c’è stato un consistente aumento nella richiesta rispetto al 2021. La città che ha conosciuto la crescita maggiore di studenti in cerca di alloggio è Venezia, dove la domanda è quadruplicata rispetto al 2021 con una variazione percentuale del 373,2%. Ma raddoppiano anche Napoli (+118%) e Latina (+102,2%). Molto attrattivi anche i centri di Palermo (+97,2%) e Novara (+93,4%). Nemmeno il capoluogo levantino si sottrae a questi fenomeni. La richiesta di una stanza da affittare è in rialzo del 78,2% rispetto allo scorso anno ma ci sono sempre meno proprietari disposti a locare le proprie abitazioni: una flessione dell’offerta del 23,9%. «Questo trend – commenta Carlo Giordano, Board Member di Immobiliare.it – richiederà ulteriori sacrifici alle famiglie per assicurare le migliori opportunità di studio o professionali ai loro figli».
Due le soluzioni abitative che la Regione, attraverso l’Agenzia per il diritto allo studio (Adisu), mette a disposizione degli studenti fuori sede: 1.121 posti letto, distribuiti nei sei studentati della città e, per i molti che non riescono a ottenere un alloggio Adisu, un contributo che ricopre le spese dell’affitto. Requisito necessario per godere dei due servizi è l’Isee inferiore ai 23mila euro: secondo le associazioni studentesche, una soglia troppo bassa nonché un parametro poco aderente alla reale situazione patrimoniale delle famiglie.