Sono in costante aumento i pugliesi percettori del reddito di cittadinanza, tanto da portare la Puglia ad essere quarta in Italia tra le regioni che usufruiscono maggiormente di tale misura. E il Covid ha fatto certamente la sua parte. Dai 91.328 nuclei coinvolti nel 2019, si è passati ai quasi 129mila del 2020 e ai 143.195 dello scorso anno, con un numero di persone coinvolte pari a 346.240 e un importo medio mensile di 579,51 euro, contro i 535,90 del periodo precedente alla pandemia. Stesso discorso vale per la pensione di cittadinanza, che in Puglia è passata dai 10.470 nuclei percettori nel 2019 ai 13.843 del 2021, con un assegno medio di 279,33 euro (a fronte dei 233,88 euro di due anni prima). È quanto emerge dal Rendiconto sociale 2020-2021 Inps Puglia presentato ieri, a Bari. «La misura del reddito di cittadinanza – scrive nella postfazione del documento il direttore regionale Giulio Blandamura – registra un costante aumento, fotografando meglio un impoverimento più diffuso, coinvolgente anche alcune fasce di popolazione che nel periodo pre-pandemico registravano una soglia superiore ai requisiti per l’accesso a tale misura». Una misura che, continua il numero uno dell’Inps Puglia, «tra i sussidi, rappresenta un ulteriore rafforzamento degli strumenti di attenuazione della crisi sociale, teso a raggiungere quelle fasce di popolazione totalmente escluse dagli interventi di sostegno, più generalmente legati ad un rapporto di lavoro, rappresentandone un importante sensore degli effetti drammatici collegati al periodo più cupo della fase pandemia, quella coincidente con il lockdown».
La provincia pugliese che registra il maggior numero di percettori, tra reddito e pensione di cittadinanza, è Bari con 43.632 nuclei coinvolti (pari a oltre 102.185 persone), seguita da Lecce (30.045 nuclei e 65.514 persone), Taranto (26.122 nuclei e 59.258 persone) e Foggia (25.993 famiglie e 61.793 persone). A chiudere la classifica sono Bat e Brindisi, rispettivamente con 17mila e 14.245 nuclei coinvolti e 41.796 e 32.275 soggetti interessati. Quella dove si “guadagna” di più è Taranto, con una media di 574 euro tra RdC e PdC, seguita da Bat (564,58) e Foggia (555 euro). Solo quarta Bari con un assegno mensile medio di 547,44 euro, mentre chiudono Lecce e Brindisi con, rispettivamente, 534 e 532 euro. «Il reddito di cittadinanza può essere modificato – ha detto il governatore Michele Emiliano durante la presentazione del Rendiconto -, ma attaccare questa misura è un delirio che potrebbe anche portarci a un’infrazione da parte dell’Unione europea. Occorre un ammortizzatore universale, che esiste in tutti i Paesi avanzati». Il presidente ha trovato il modo di parlare anche di autonomia differenziata: «Il governo dice che è necessaria perché le regioni del Sud non producono abbastanza Irpef. Questo accade però dopo che ci hanno portato via tutto. Se si continua a giocare con l’arbitro che trucca le partite, continuare non ha senso».
Sempre ieri, a Lecce, il presidente nazionale dell’Inps, Pasquale Tridico, ha presentato il 21esimo rapporto Inps, pubblicato a luglio di quest’anno: «Ci sono alcune prestazioni come la cassa integrazione che va più al Nord, altre, come il reddito di cittadinanza che va più al Sud. Il 65% di 7,6 miliardi all’anno, che è appunto il Reddito di Cittadinanza, va al Mezzogiorno» ha detto il numero uno dell’Istituto, che ha poi aggiunto: «Il reddito di cittadinanza ha un ruolo straordinario e positivo nella riduzione della povertà, nel contrasto verso l’indigenza. Il RdC interessa 2,6 milioni di persone e c’è un forte tasso di sostituzione: non va immaginato come qualcosa di statico o con le persone che stanno sul divano dal 2019».
Tridico è inoltre intervenuto sulla riforma che potrebbe presto interessare questa misura: «L’azione del governo – ha detto – si concentra giustamente sulla ricollocazione, sulle politiche attive, sul miglioramento dei centri per l’impiego, dei progetti dei Comuni che possono utilizzare i percettori attraverso di progetti di utilità pubblica. Sono iniziative e politiche che hanno funzionato di meno e penso che sia giusto concentrarsi di più su questo fronte».