Bollette: a Bari il 54% dei cittadini in difficoltà a causa dei rincari

Alla luce dei rincari dei prezzi, il 54% dei cittadini di Bari indica nelle bollette di acqua, luce, telefono e gas la spesa che avrà più difficoltà ad affrontare in futuro.

È quanto emerge dalla nuova ricerca Changes Unipol, realizzata ed elaborata da Ipsos, che ha misurato le preoccupazioni degli italiani nel contesto della crisi bellica in Ucraina. Questo in riferimento anche alle difficoltà negli approvvigionamenti di energia e dei rincari dei prezzi.

Ben il 90% dei baresi indica almeno una voce di spesa che potrebbe far fatica ad affrontare nel prossimo futuro, percentuale, viene precisato, superiore a quanto dichiarato dagli italiani (82%).

Tra gli altri timori, il 36% è preoccupato di non riuscire a sostenere le spese per la benzina, dato superiore a quello nazionale (31%), mentre il 29% teme di non riuscire a sostenere le spese della casa come il mutuo o l’affitto.

I cittadini baresi affermano di essere intenzionati o di aver già messo in atto comportamenti personali virtuosi, mirati al risparmio energetico e alla salvaguardia dell’ambiente.

Comportamenti che richiedono uno sforzo minimo, però, risultano lontani dalla piena diffusione: non lasciar correre acqua inutilmente è il comportamento più frequente ma, viene adottato solo dal 66% degli intervistati, seguito dall’azionare lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico (56%) e da scegliere elettrodomestici a più basso consumo (54%).

Inoltre, i buoni propositi perdono poi consensi anche di fronte al comfort climatico: meno di 1 barese su 2 (35%) è disposto a ridurre la temperatura dei termosifoni d’inverno, mentre solo il 33% si dichiara pronto a rinunciare a rinunciare all’uso del condizionatore d’estate, un dato più alto rispetto alla media nazionale (31%).

Per quanto riguarda le nuove preoccupazioni legate al conflitto Russia-Ucraina, secondo i cittadini di Bari, la continua dipendenza dalle importazioni di energia dall’estero è la principale preoccupazione legata al conflitto per gli intervistati (34%).

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