Boccia, fondatore di DigithON: «Noi, dalla Bat precursori della transizione digitale»

Quattro giorni no-stop con una full immersion nel mondo del digitale, 48 ore di competition tra le 100 startup finaliste, confronto con le aziende, formazione, grandi eventi e momenti di approfondimento con nomi di primo piano delle istituzioni e delle imprese. Tutto pronto alle Vecchie Segherie di Bisceglie per DigithON 2022, la più grande maratona digitale italiana – fondata dall’economista e deputato del Pd Francesco Boccia – che torna in presenza: la settima edizione debutterà giovedì in Piazza Castello, con gli appuntamenti serali aperti al pubblico dopo lo stop imposto dal Covid- 19.

Boccia, una sfida nella sfida riorganizzare la competizione dal vivo?

«Una bellissima sfida. Nei due anni di pandemia non ci siamo mai voluti fermare; se il mondo del lavoro si è riorganizzato perfettamente con lo smart working non poteva certo non farlo DigithON. Abbiamo utilizzato le potenzialità della rete per assicurare la buona riuscita della maratona anche se da remoto e rafforzare la rete di startup che ruota intorno a DigithON. Quest’anno però torniamo in presenza, torniamo all’emozione delle presentazioni delle startup dal vivo, torniamo a vivere le Vecchie Segherie Mastrototaro e a ripopolare il nostro Inventor lab di idee innovative e tecnologia».

Sanità e cibersecurity: due parole chiave del programma 2022 che hanno caratterizzato la nostra vita negli ultimi anni. Quali idee per il futuro di questi due campi vedremo brillare durante la maratona?

«Prima il Covid e poi la guerra in Ucraina hanno accresciuto la consapevolezza che è necessario aumentare i livelli di prevenzione e controllo, anche attraverso le tecnologie, salvavite; così come gli attacchi hacker che si sono susseguiti durante la crisi internazionale hanno fatto scattare l’allerta massima per le nostre agenzie di sicurezza. Ci sono molti progetti interessanti su questi temi e sono curioso di vedere come verranno accolti e valutati dal comitato scientifico».

Non solo startup, ma anche incontri e confronti con i protagonisti del mondo delle imprese e delle istituzioni. Con l’obbiettivo transizione digitale alle porte ci sarà da discutere…

«DigithON ormai è alla settima edizione della competizione mentre siamo all’ottavo anno di vita. Nel primo anno a Trani chiedemmo a tutti gli attori che ruotavano intorno al mondo digitale se avesse senso o meno una competizione annuale e lì nacque l’idea della maratona digitale. È come se avessimo anticipato la transizione digitale attraverso confronti che ogni anno fanno fare dei passi in avanti a tutti: sviluppatori, imprese, legislatori e tutti i mondi correlati. Nel 2015 discutevamo di webtax e della necessità di far pagare le tasse alle multinazionali del web quando le Over the top (OTT) erano considerate intoccabili; abbiamo anticipato i dibattiti sui diritti d’autore al tempo del digitale, del fintech, delle criptovalute, della logistica al tempo del commercio elettronico. A DigithON si è sempre respirata quest’aria di innovazione e di rottura degli schemi nelle proposte che vanno sul palco. Questo perché spesso la società interpretata dalle nuove generazioni è più avanti della politica. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di approfondire dei temi per porli sul tavolo delle istituzioni. Oggi le reti sono importanti come ogni bene comune. Lo Stato deve garantire a tutti la connessione, a partire dalle aree più bisognose, periferie, aree interne e montagna».

Pnnr: un’occasione per avvicinare le startup digitali alla pubblica amministrazione?

«Direi il contrario, il Pnrr è un’occasione per avvicinare la Pa alle startup digitali; è un’occasione storica per il Paese, mi auguro non vada sprecata. La pubblica amministrazione è spesso imbrigliata in burocrazia e macchinosità, attraverso un’attuazione corretta del Pnrr può fare il salto di qualità investendo nel digitale e inserendo nella macchina burocratica competenze digitali capaci di snellire e semplificare i processi. Lo sviluppo di un Paese passa soprattutto da lì».

È di pochi giorni fa la notizia della prima seduta di laurea nel Metaverso. Tra quanti anni immagina una edizione di Digithon nella realtà digitale?

«Il metaverso sarà uno dei focus dei nostri dibattiti; è un mondo ancora inesplorato, sta muovendo i primi passi e le potenzialità sembrano infinite; penso solo alle opportunità che potrebbero avere le persone con disabilità. Ma, come per ogni novità, servono dei binari chiari dentro cui muoversi. È compito del legislatore non farsi trovare impreparato. Noi nel frattempo a DigithON proveremo a capirne un po’ di più e magari chissà nei prossimi anni la maratona la faremo anche nel metaverso…».

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