Il black friday mette a rischio la tenuta del commercio di prossimità, ma è un’iniziativa a cui i commercianti si stanno adeguando per reggere l’urto dei grandi marketplace.
Questo è ciò che emerge da un’indagine effettuata in Confcommercio. «È lecito che si possano fare acquisti anche attraverso le varie piattaforme di marketplace globale, ma il black friday, iniziativa che viene da lontano, da chi ha forti interessi dalla vendita on line, soffoca l’economia locale che dà linfa ai nostri commercianti», dichiara il presidente Confcommercio Bisceglie, Leo Carriera.
«Capisco, seppur con moderazione e con vari distinguo, le scelte di quei commercianti che, pur di reggere all’ondata di promozioni dei giganti, si trovano a ideare simili iniziative, del tutto autonome – mette in luce il numero uno di Confcommercio Bisceglie – Resta il fatto che nessun black friday on line potrà sostituire il consiglio amichevole di un esercizio commerciale sotto casa, potrà eguagliare la disponibilità e la professionalità degli operatori commerciali del nostro quartiere, delle periferie e del centro cittadino», sostiene Carriera.
«Si tratta di un anticipo, rispetto ai saldi, pensato per le spese per i consumi natalizi – spiega Nicola Papagni, presidente del comitato commercianti BisceglieViva aderente a Confcommercio – Lo ritengo un’opportunità di incontro con il consumatore che può usufruire di piccoli sconti sull’acquisto di prodotti, purché si tratti di offerte eque. Non esiste una regolamentazione in tal senso, esiste il buon senso dei singoli. Il commercio di vicinato si è evoluto e dunque deve adeguarsi per rimanere competitivo», afferma Papagni.
«Siamo vittime dei colossi – dichiara Francesco Capurso, componente del direttivo Confcommercio Bisceglie – Occorre stare sul pezzo. È vero che nessun acquisto on line può sostituire il rapporto uno a uno col cliente, grazie all’assistenza immediata e post vendita, alla bellezza del suggerimento, della libertà da parte dell’acquirente di esternare verso di noi malumore o soddisfazione, ma trovo che il black friday non sia da demonizzare: i tempi del commercio sono cambiati ed effettuare sconti mediamente del 20% a novembre è favorevole per tutti. Trovo più deleterio far partire i saldi a gennaio e a luglio che proporre il black friday a novembre. Non è nemmeno illegittimo: non si possono effettuare saldi fino a un mese prima della loro partenza ufficiale. Questo significa che fino al 6 dicembre una scontistica moderata può essere proposta».