Il laboratorio di prototipazione rapida e reverse engineering del Politecnico di Bari, in collaborazione con la scuola di specializzazione di Medicina legale dell’Università degli Studi “Aldo Moro”, ha ricostruito il volto del beato Giacomo di Bitetto con una stampante 3D.
I risultati della ricerca saranno presentati sabato prossimo nel santuario in cui si trova il suo corpo “inflessibile e incorrotto”, dedicato al beato originario di Zara e morto nel 1496.
La ricostruzione del volto è stata possibile utilizzando una scansione tridimensionale fotogrammetrica che ha permesso la realizzazione di un modello 3D del volto mummificato del beato che, sulla base delle ricerche fatte da Cicero Moraes e De Greef, ha permesso una raffigurazione inedita e realistica del viso.
L’opera finale, un calco in terracotta, è stata rifinita e colorata da fra Giuseppe Piarulli, coniugando arte e tecnologia per fornire un’immagine realistica e fedele del beato Giacomo.