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Bisceglie, delega alla “Gentilezza” per l’assessora Rigante e sui social si scatena l’odio degli haters

«Il mio primo atto da assessora alla Gentilezza sarà quello di spiegare cosa significa esserlo». Risponde agli haters con garbo Roberta Rigante. E non è un caso. L’assessora alle Politiche sociali di Bisceglie, nei giorni scorsi ha ricevuto dal sindaco Angelantonio Angarano la delega alla “Gentilezza”. Si tratta, evidentemente, di un incarico simbolico, a costo…

«Il mio primo atto da assessora alla Gentilezza sarà quello di spiegare cosa significa esserlo». Risponde agli haters con garbo Roberta Rigante. E non è un caso. L’assessora alle Politiche sociali di Bisceglie, nei giorni scorsi ha ricevuto dal sindaco Angelantonio Angarano la delega alla “Gentilezza”. Si tratta, evidentemente, di un incarico simbolico, a costo zero per le casse comunali, il cui unico obiettivo è «promuovere la buona educazione – come si legge nel decreto a firma del primo cittadino – e il rispetto verso il prossimo, intesi come bene prezioso per l’intera collettività».

Gli insulti

La notizia, però, ha innescato esattamente la reazione opposta, scatenando gli haters che hanno utilizzato la nuova delega come pretesto per una serie di pesanti attacchi personali. Insulti, polemiche e commenti denigratori sono comparsi sui social, dimostrando, paradossalmente, la necessità stessa di una cultura della gentilezza. «Mi sembra una situazione davvero incredibile – commenta Rigante – è vero, abbiamo tanti problemi, ma uno di questi è il diffondersi di comportamenti aggressivi, violenti o persino prepotenti. Per contrastare ciò, dobbiamo lavorare tutti, anche con atti simbolici come questo». Alla base della delega, c’è la volontà della consigliera di Parità della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Rosa D’Alterio, di avviare un percorso istituzionale che, con l’attribuzione di una delega come quella affidata all’assessora Rigante, possa favorire l’integrazione e la coesione sociale.

«Sono valori nei quali ci ritroviamo – dice Rigante – e poi, credo di aver ricevuto questa delega non perché io sia una persona più o meno gentile, ma perché affine alle altre mie deleghe in ambito sociale. Per cui, cercherò di fare del mio meglio come sempre. Accetto proposte e suggerimenti, ma anche critiche, ovviamente». L’assessora, insomma, non è rimasta in silenzio di fronte a questa ondata di odio.

Le attestazioni di solidarietà

Nemmeno la comunità di Bisceglie, però, è rimasta a guardare. In molti, infatti, hanno espresso solidarietà, condannando gli attacchi ricevuti e sottolineando l’importanza di mantenere un dialogo costruttivo e rispettoso. «Ci sentiamo tutti parte di questa sfida lanciata da Bisceglie, attraverso la figura della sua assessora – commenta Pierluigi Fabbris, componente di un’associazione locale – per dimostrare come la gentilezza può e deve essere una forza di cambiamento positivo, capace di superare l’odio e l’intolleranza».

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