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Bat e Foggia tagliate fuori dalle rotte turistiche pugliesi della nuova linea ferroviaria Roma-Lecce

Quasi il 10% di introiti in meno. È ancora presto per fare un bilancio della stagione estiva. Di sicuro, però, è possibile prevedere quali saranno le ripercussioni causate dall’esclusione di alcune soste dal nuovo collegamento ferroviario lungo l’asse Roma-Lecce. E non sono positive. Dal 18 luglio, FS Treni Turistici Italiani, società del Polo Passeggeri del…
Un tratto del litorale sabbioso della provincia di Barletta Andria Trani

Quasi il 10% di introiti in meno. È ancora presto per fare un bilancio della stagione estiva. Di sicuro, però, è possibile prevedere quali saranno le ripercussioni causate dall’esclusione di alcune soste dal nuovo collegamento ferroviario lungo l’asse Roma-Lecce. E non sono positive. Dal 18 luglio, FS Treni Turistici Italiani, società del Polo Passeggeri del Gruppo Ferrovie dello Stato, inaugurerà un viaggio notturno dalla capitale al Salento. Il treno farà tappa a Caserta «per poi procedere – si legge nella nota ufficiale dell’azienda – senza ulteriori soste lungo la notte, verso la Puglia». In altre parole, dopo Caserta si arriverà direttamente a Bari e poi Polignano a Mare, Monopoli, Fasano, Ostuni, Carovigno, Brindisi fino a Lecce. Restano, dunque, fuori dall’itinerario Foggia e Bat che restano garantite per le partenze previste regolarmente durante tutto l’anno.

Le conseguenze per la Bat

«Questo non è un buon motivo per escludere il nord della Puglia – dice il presidente del sindacato italiano balneari Fipe Confcommercio Antonio Capacchione – il nostro territorio già deve fare i conti con la mancanza di collegamenti interni. Se poi, a questi si aggiungono pure quelli oltre i confini regionali, ogni nostro sforzo messo in atto quotidianamente per favorire il turismo è assolutamente inutile». Capacchione, che è anche un imprenditore balneare di Margherita di Savoia, ne fa una questione di opportunità. Soprattutto relativamente ai potenziali turisti italiani. In queste prime settimane d’estate, infatti, le spiagge della Bat sono frequentate prevalentemente da stranieri. «Gli italiani preferiscono andare all’estero – spiega Capacchione – noi ce la mettiamo tutta per invertire il trend, ma con meno collegamenti diventa un’impresa quasi impossibile». Ferrovie dello Stato, da parte sua, ribadisce che si tratta di un’aggiunta all’offerta di collegamenti normalmente previsti, per garantire «una nuova esperienza di vacanza a supporto del turismo sostenibile e di qualità, che contribuirà a soddisfare le esigenze di mobilità da e verso la Puglia».

Gli operatori turistici

Tuttavia, gli operatori del settore turistico della Bat non la pensano allo stesso modo. Anche perché, a conti fatti, sembrerebbe che quelle soste in meno, che penalizzano gli spostamenti verso la provincia di Barletta-Andria-Trani, peseranno sul fatturato. «Non è solo un problema economico – spiega Marcello Lastella, gestore di una struttura ricettiva della Bat – ma anche di visibilità. Il nostro territorio ha un patrimonio inestimabile, come Castel del Monte e Canne della Battaglia. La mancata fermata del treno significa che molti potenziali visitatori sceglieranno altre destinazioni più facilmente raggiungibili».

A Foggia il vertice con la sindaca e gli assessori

L’amministrazione comunale di Foggia, con la sindaca Episcopo e gli assessori Aprile e Galasso ha avviato una interlocuzione con i vertici di Fs-Treni turistici per la questione del collegamento notturno Roma-Lecce, senza fermata a Foggia.

L’incontro

Come sottolinea l’assessore Galasso a seguito dell’incontro con i vertici di Treni turistici «La circostanza ci ha permesso di manifestare la volontà da parte dell’amministrazione comunale di una proficua collaborazione con FS-Treni Turistici, finalizzata a sviluppare, attraverso ulteriori ipotesi di destagionalizzazione, nuovi treni turistici lungo la direttrice Milano-Foggia-Bari-Lecce, esaminando possibili correlazioni sia con il turismo religioso che ha in San Giovanni Rotondo un riferimento di assoluto rilievo, sia di altre tipologie, e anche ipotizzando un tavolo di confronto con tour operator, associazioni di categoria strutture ricettive, altri enti o soggetti interessati». Si confida, pertanto, «Nella comune volontà di garantire il meglio all’intero territorio pugliese, senza discriminazioni di sorta».

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