«Basta chiamarlo “leccese”, è caffè in ghiaccio con latte di mandorla»: la curiosa protesta nel capoluogo salentino

Non chiamatelo caffè leccese, è caffè in ghiaccio con latte di mandorla. La curiosa protesta è stata lanciata dalla pagina Instagram di “Leccesi in Lecce”.

«Nel Salento, per anni, decenni, secoli, la gente da maggio a ottobre al bar ordina “un caffè in ghiaccio”, se specifica “con latte di mandorla” finisce là, se non dice nulla il barista chiede “quanto zucchero?”. Perché in tal caso il caffè viene zuccherato nella tazzina, bollente, e poi versato sul ghiaccio prima di essere servito al cliente», spiegano i gestori del profilo nel posto che accompagna una ragazza con un cartello che recita “Stop calling it caffè leccese we say caffè in ghiaccio con latte di mandorla”.

I “Leccesi in Lecce”, poi, fanno anche un appunto sul corretto modo di dire “nel Salento” anziché “in Salento”: «È venuto Biagio Antonacci a farsi la vacanza in Salento [il riferimento è alla canzone “Non vivo più senza te”, n.d.r.], poi tutti i turisti milanesi con il passaporto e l’antitetanica e hanno iniziato a dire InSalento e a chiedere un caffè leccese, come se noi qua avessimo bisogno di aggiungere la provenienza per specificare che vogliamo un caffè come si fa a casa nostra, da sempre».

Quindi l’appello ai propri concittadini: «Passi il turista che morde e fugge, ma voi leccesi e salentini, per carità di dio non omologatevi, non svendetevi per un goccio di latte di mandorla (che poi si sa che non è latte, né “linfa”, ma sciroppo)», concludono i “Leccesi in Lecce”.

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