Barletta, sassi a Pregliasco mentre parla di Covid: «Per gli imbecilli non c’è cura» – L’INTERVISTA

Lo raggiungiamo al telefono mentre è in treno all’altezza di Bologna, reduce dalla sassaiola di Barletta, dove un tempo si consumavano disfide, oggi invece è terra di giovani bulli, specializzati nel lancio di sassi. Il virologo Fabrizio Pregliasco però giura «tornerò presto in Puglia, magari accogliendo l’invito del primo cittadino di Barletta per un nuovo incontro da tenere in città».

Professore fa più paura l’imbecille o il Covid?

«La mia esperienza scientifica (ride, ndr) mi porta a dire che il Covid può essere tenuto sotto controllo e calmierato in qualche modo, sulla imbecillità non conosco studi aggiornati sul contrasto del fenomeno».

Ma perché c’è tanta insofferenza verso certi argomenti?

«Direi che esiste una sorta di effetto saturazione. La gente è stanca di sentire certi argomenti e reagisce in modo esagerato e, a volte, fuori le riga. Aggiungerei che per quanto riguarda il Covid paghiamo una sorta di stress informativo, spesso allarmistico e poco approfondito. Stiamo vivendo un vero e proprio rigurgito sul tema».

Ma il Covid non è stato sconfitto?

«Diciamo che fa meno paura e che preoccupa soprattutto per le fasce più fragili della popolazione. Il virus è camaleontico ma per fortuna abbiamo molte informazioni che ci permettono di capirne la evoluzione».

Rifarebbe ogni cosa?

«Una situazione di emergenza si presta a mille considerazioni postume, ma da uomo di scienza dico che ogni evento è una esperienza utile per il futuro».

E cosa ha insegnato la pandemia?

«Che la scienza non fa miracoli ma aiuta a superare le emergenze, nonostante le contestazioni di quei pochi che preferiscono il rumore al ragionamento e gettano sassi virtuali».

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