Disabili senza casa, a Bari dopo Annamaria arriva Vittoria. Si allunga la triste lista degli affetti da disabilità che rimangono senza un tetto sulla testa. Persone alle quali la vita ha dato da affrontare una dura prova, la malattia, che diventa un ostacolo insormontabile non solo per quelle che per tutti sono le normali attività quotidiane, ma anche nel cercarsi un riparo, un tetto sulla testa. Da 18 anni vive in una casetta, bivani, in viale Salandra.
Figlia unica, senza parenti che possano aiutarla, ma con veri amici, dal 2018 ha scoperto di essere affetta da una patologia che le ha cambiato la vita.
«Sono disabile al 100% – racconta Vittoria – da quando mi hanno diagnosticato la sindrome di Fisher Evans, una rara condizione patologica caratterizzata dallo sviluppo, contemporaneo o sequenziale, di un’anemia emolitica autoimmune e di una trombocitopenia, anch’essa di origine autoimmune. Questa patologia mi impedisce di muovermi autonomamente e mi ha tolto tutto il tono muscolare. Da tre anni assumo il cortisone, che mi ha fatto gonfiare e aggravato la mia situazione di autonomia nel deambulare».
Per Vittoria è arrivata l’ingiunzione di sfratto, ma l’ufficiale giudiziario le ha concesso una proroga fino al 16 luglio. Una situazione che l’ha molto provata e che rischia di farla finire in mezzo ad una strada, lei che questa bruttissima esperienza l’ha già vissuta in passato quando non era in Italia e che ha terrore di ripetere.
«Ho visitato molti appartamenti – spiega – e tra questi già 7 proprietari si sono rifiutati appena hanno saputo che avevo la pensione e non la busta paga. Io sono una buona pagatrice, non ho mai saltato una mensilità. I precedenti proprietari possono testimoniarlo. Vorrei un semplice bivani. Posso pagare fino a 700 euro di affitto, cerco solo qualcuno che mi dia fiducia e mi permetta di avere un tetto sulla testa».