L’Antimafia sociale si promuove sul territorio, tramite iniziative e progetti concreti. Ed è proprio in questa direzione che va la riqualificazione in corso al Redentore, la parrocchia nel cuore del quartiere Libertà, dove nei prossimi mesi sorgerà, grazie ad un investimento complessivo di 2 milioni di euro del Gruppo Ladisa, una vera e propria “Academy” (scuola di alta formazione con corsi dedicati soprattutto, ma non solo, alla ristorazione).
La struttura sarà dotata di alloggi, un auditorium, aule multimediali, una biblioteca, una cucina sociale che, tra l’altro, fungerà da mensa per i poveri con un’area cottura, diversi magazzini, una zona dedicata alle preparazioni dei cibi e, infine, un supermercato sociale.
Il market di Bari, in particolare, sarà solo la prima di diverse sedi che sorgeranno in tutta Italia: una serie di supermercati, quindi, destinati alle persone e alle famiglie in difficoltà economiche che non si possono permettere di fare la spesa altrove. L’idea alla base del progetto è quella di fornire prodotti alimentari di qualità a prezzi contenuti per andare incontro alle esigenze delle persone meno abbienti, una forma di welfare alternativa che nasce dalla collaborazione tra pubblico e privato e che passa dal cambiamento sociale. Un modo per incidere fattivamente sul territorio e sottrarre terreno alle organizzazioni criminali che da sempre approfittano delle debolezze economiche e sociali per infiltrarsi nelle comunità. Progetti come quello in corso al Redentore, mirano proprio a offrire un’alternativa non solo ai ragazzi in difficoltà o che provengono da contesti difficili, ma anche ad adulti senza un’occupazione o che hanno avuto dei guai con la giustizia e intendono cambiare vita.