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Bari, una speranza per Vittoria: la donna disabile sotto sfratto potrà scegliere la sua nuova casa

Per Vittoria, la disabile sotto sfratto, si intravede un barlume di speranza. Latori di quella che potrebbe essere una buona notizia, che andrebbe a risolvere il suo stato di emergenza abitativa, i volontari dell’associazione “Gli amici di Annamaria”, che si sono recati, ieri mattina, alla sede dell’ente per l’edilizia pubblica (Erp), per sapere se la…

Per Vittoria, la disabile sotto sfratto, si intravede un barlume di speranza. Latori di quella che potrebbe essere una buona notizia, che andrebbe a risolvere il suo stato di emergenza abitativa, i volontari dell’associazione “Gli amici di Annamaria”, che si sono recati, ieri mattina, alla sede dell’ente per l’edilizia pubblica (Erp), per sapere se la triste storia di Vittoria fosse conosciuta e se il suo nome fosse stato inserito nella lista di coloro che, pur essendo in uno stato di disabilità, rischiano di perdere anche il conforto di un tetto sulla testa.

«Fortunatamente – fa sapere Donato Cippone, uno dei componenti del gruppo di volontari – abbiamo verificato che Vittoria è stata già inserita nell’elenco di persone in disabilità con emergenza abitativa. Questo è un passo molto importante, per permettere alle istituzioni di iniziare a trovare delle soluzioni abitative idonee».

Grazie a questo inserimento, il caso di Vittoria è stato attenzionato dall’Agenzia per la casa, una realtà che è di supporto per l’agenzia regionale per la Casa e l’Abitare (Arca). «L’agenzia – fa sapere – ha già trovato alcune soluzioni abitative, cinque o sei, senza barriere architettoniche. Vittoria potrà scegliere la sua nuova casa, in base alle sue esigenze e gusti».

C’è più di una speranza quindi che la disabile possa, prima del 16 giugno, data in cui scade la proroga per lo sfratto esecutivo, aver già trovato un nuovo alloggio dignitoso. Il suo desiderio, infatti è sempre stato quello di poter trovare un’abitazione, rimanendo nella zona di viale Salandra, o via Ravanas, o qualinque altra zona della cerchia del centro città. Sia perché, non essendo automunita, ha necessità di avere servizi a disposizione e a portata di mano, sia per rimanere il più vicina possibile alle amiche che l’hanno sempre aiutata e sostenuta e le hanno permesso di sentirsi meno sola.

«Tra massimo una decina di giorni – dichiara Cippone – ci hanno promesso che verranno trovate le soluzioni più idonee. L’agenzia per la casa farà da mediatore e garantirà il contratto. Vittoria può pagare fino a 700 euro di affitto, cerca solo qualcuno che le dia fiducia e le permetta di avere un tetto sulla testa».

Ma se la situazione di Vittoria sembra rivolgersi al meglio, non è la stessa cosa per quella di Annamaria. Per lei è ancora lontano il poter tirare un sospiro di sollievo, avendo garantito un tetto sulla testa. Ma i suoi “Amici” non la lasceranno e continueranno a lottare per lei.

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