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Bari? Una città che viaggia a due velocità. Il bike-sharing non arriverà nelle periferie

Bari è una grande famiglia, dove, però, continuano a esserci figli prediletti e figliastri. Per capire chi rientra nelle due categorie, basta ritornare con la mente all’ultima riunione della Commissione Trasparenza che aveva, come tema, il servizio di bike-sharing, in cui è emerso che l’Amministrazione installerà i nuovi 70 stalli nei Municipi 1 e 2,…

Bari è una grande famiglia, dove, però, continuano a esserci figli prediletti e figliastri. Per capire chi rientra nelle due categorie, basta ritornare con la mente all’ultima riunione della Commissione Trasparenza che aveva, come tema, il servizio di bike-sharing, in cui è emerso che l’Amministrazione installerà i nuovi 70 stalli nei Municipi 1 e 2, quindi in centro e nei quartieri limitrofi, com’è accaduto per i primi 50. Restano esclusi, dunque, i “figliastri”, ossia la restante parte di città: le periferie. E non solo quelle comunemente definite “estreme”, ma anche rioni come Carbonara, Ceglie, Santo Spirito, Palese.

A non poter beneficiare del servizio saranno le migliaia di residenti nei Municipi 3, 4 e 5. Non c’è una motivazione chiara perché il servizio non arrivi fin lì, anche se «c’è la possibilità che arrivi in futuro», fanno sapere fonti di Palazzo di Città. Nel presente, però, le periferie rimangono le grandi escluse. «Per i quartieri Marconi, San Girolamo, Carbonara, Palese e Santo Spirito, come anche in molte altre zone, non ci sarà nessun passo in avanti per incentivare la mobilità sostenibile e ridurre l’uso dell’auto privata» si legge in un comunicato diffuso ieri da Fratelli d’Italia. «Sul sito del Comune è apparso l’elenco dei siti interessati dall’installazione delle postazioni, tutte nei Municipi 1 e 2: nessuno stallo è stato previsto nei territori periferici che, di fatto, si troveranno esclusi dalla possibilità di usufruire di questa forma alternativa di mobilità». Sul tema sono intervenuti i principali esponenti di FdI, tra cui Antonio Ciaula, presidente della Commissione Trasparenza e il consigliere comunale Michele Picaro. «Quando il sindaco Decaro e l’assessore Galasso si dicono orgogliosi di offrire un nuovo servizio alla città di Bari, dovrebbero essere più corretti e parlare solo di una piccola porzione di città: Torre a Mare, dove abita il sindaco, Mungivacca, il centro».

La protesta contro la città “a due velocità” parte anche dai coordinamenti municipali. «Tocca constatare che l servizio – ha dichiarato Luca Cicciomessere, coordinatore FdI del V Municipio – è stato pensato solo per una minoranza di popolazione». A essere rimasti particolarmente delusi, poi, gli stessi residenti. «Siamo cittadini di serie B – ha dichiarato Umberto Pezzella, del comitato di quartiere di Ceglie del Campo – e i nostri figli continuano a chiederci perché le iniziative che si fanno in centro non si replicano nelle periferie». Una domanda che, per ora, rimane priva di risposta.

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