Sono circa 50mila i movimenti previsti sull’aeroporto di Bari nel 2022.
È quanto afferma Michele Lucatuorto, responsabile della torre di controllo dell’aeroporto di Bari-Palese, una delle 45 gestite in Italia dal gruppo Enav che assicura i servizi del traffico aereo su un volume di spazio aereo che si aggira sui 20 km di diametro e fino a un’altezza di circa 600 metri. Nel 2021 la torre di controllo ha gestito 35mila movimenti, circa 10mila in meno rispetto al 2019, ultimo anno prepandemico. Ora le previsioni sono in crescita.
«Già nei mesi di aprile e maggio – spiega Lucatuorto – stiamo registrando un aumento di circa il 10% rispetto allo stesso bimestre del 2019». Nella torre ci sono due controllori: uno executive, che cura il contatto diretto con gli aerei, e uno coordinatore che gestisce le linee telefoniche e i sistemi informatizzati a disposizione dei controllori stessi.
«Sull’aeroporto di Bari – prosegue Lucatuorto – il traffico viene gestito con l’ausilio di un radar che garantisce l’efficienza assoluta della gestione del transito in arrivo e in partenza. I nostri controllori gestiscono tutto il traffico sull’aeroporto: dal momento della partenza, della messa in moto e poi il decollo, fino all’atterraggio e poi l’arrivo al parcheggio. I traffici in decollo vengono poi trasferiti al centro radar di Brindisi, mentre i traffici in arrivo, coordinati con i sistemi accoppiati al sistema di sorveglianza radar, vengono gestiti negli ultimi 3-4 minuti di volo fino all’atterraggio. Ogni controllore dispone di tutte le informazioni meteorologiche puntuali in tempo reale così da comunicarle agli equipaggi affinché abbiano contezza della situazione meteorologica durante le operazioni di decollo e atterraggio. Esiste un sistema di gestione automatizzata dei piani di volo e delle luci al suolo che vengono attivate di notte o in particolari condizioni meteorologiche anche di giorno», conclude.
Fotoservizio di Luca Turi.