Il Governo organizzerà una specifica attività finalizzata alla verifica dello stato di attuazione delle singole infrastrutture da realizzare nel Paese mediante i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il progetto “Bari Sud” farà parte di questi “sorvegliati speciali” da parte di Palazzo Chigi, dopo che il Tar pugliese ha annullato l’autorizzazione per la realizzazione dello snodo ferroviario.
A dirlo, durante il question time a Montecitorio, è stato il ministro agli Affari europei e alla realizzazione del Pnrr, Raffaele Fitto. «Sarà cura del Governo, nei prossimi giorni, dare proposte concrete al Parlamento rispetto alla necessaria urgenza di accelerare l’utilizzo e le modalità di realizzazione dell’infrastruttura» ha riferito Fitto. L’opera prevede la realizzazione di una vera e propria nuova rete ferroviaria a Bari Sud (nello specifico, nella zona di Lama San Giorgio) attraverso il raddoppio dei binari per 10 chilometri e la successiva variante di un tratto della strada statale 16. Il punto contestato riguarda lo spostamento dei binari dalla linea del mare in un’area più interna, andando così a toccare le lame che sono vincolate paesaggisticamente. In via cautelare, il Tar Puglia lo scorso luglio aveva già sospeso l’autorizzazione paesaggistica. L’ordinanza fu poi riformata a settembre dal Consiglio di Stato che annullò l’ordinanza del Tribunale amministrativo.
«Il Governo – ha proseguito il ministro Fitto – ha provveduto a effettuare, in contraddittorio con ciascun Ministero, una specifica attività finalizzata alla verifica dello stato di attuazione delle singole misure. Riguardo alla rigida scansione temporale del Pnrr, è infatti indispensabile individuare per tempo le criticità e le possibili soluzioni, anche aggiornando e potenziando le semplificazioni di tipo normativo o amministrativo esistenti. Chiaro, dunque, la l’indirizzo politico che il ministro intende prendere: approfondire le criticità, per poter procedere celermente con la realizzazione di ogni opera».