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Bari, riqualificazione del lungomare: arrivano le ordinanze di sgomberi per il molo Sant’Antonio

Il molo di Sant’Antonio cambia volto. Sono state emanate ieri le ordinanze di sgombero per le attività che sorgono attualmente sulla piastra. Al posto della struttura esistente, infatti, ne sarà costruita una nuova, in cui saranno prevalenti attività legate al turismo, alla cultura e al tempo libero. A emanare le ordinanze è stata la Ripartizione…

Il molo di Sant’Antonio cambia volto. Sono state emanate ieri le ordinanze di sgombero per le attività che sorgono attualmente sulla piastra. Al posto della struttura esistente, infatti, ne sarà costruita una nuova, in cui saranno prevalenti attività legate al turismo, alla cultura e al tempo libero.


A emanare le ordinanze è stata la Ripartizione Sviluppo Economico. Gli uffici comunali hanno invitato i commercianti a provvedere “al rilascio della struttura demaniale marittima ubicata presso l’edificio insistente sul Molo Sant’Antonio del Porto Vecchio di Bari”. Inoltre, i commercianti dovranno anche assicurarsi di liberare la struttura utilizzata finora da eventuali “beni, arredi, suppellettili”. I provvedimenti sono stati inviati direttamente alle cooperative “Tra Pescatori” e “Addetti alle Pesca”, oltre che a “Bigeye by Torre Quetta” e alla società “Bonante Giovanni & C.”. Per completare il trasferimento, i soggetti individuati dalla Ripartizione avranno tempo fino al 10 gennaio. Martedì prossimo, per le 9, gli esercenti dovranno aver liberato gli spazi a loro destinati.


Gli sgomberi sono il frutto del completo ripensamento della vocazione del molo Sant’Antonio. Per com’è stata organizzata finora, infatti, la piastra del molo di Bari Vecchia si è configurata come un luogo essenzialmente tecnico, che ospita, cioè, attività commerciali legate al lavoro dei piccoli pescatori. Il progetto di riqualificazione prevede, invece, l’insediamento, in questo punto del Borgo Antico, di attività più compatibili con la vocazione che il molo ha per la sua posizione strategica. A pesare di più nella scelta di sgomberare è, infatti, la vicinanza col Polo delle Arti. A partire dall’edificio esistente, la piastra sarà completamente ridisegnata, impostandosi sullo stesso asse longitudinale e conservandone la volumetria. L’aspetto più innovativo, e su cui Palazzo di Città punta per la rinascita dell’intero molto Sant’Antonio, è proprio quello di favorire, nell’immobile che verrà, una serie di funzioni legate alla cultura e al tempo libero, per inaugurare uno spazio, prevalentemente specialistico, all’interno della Città Vecchia.


Il restyling fa parte dei progetti previsti dal “Patto per Bari”. Sarà finanziato con una spesa pari a 16milioni di euro e l’apertura del cantiere è prevista a marzo.

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