Tra chi critica il poco verde e chi si dice preoccupato per la bonifica non ancora completata, il parco Maugeri rischia di trasformarsi ben presto in uno spazio di aggregazione per le polemiche. Le prime proteste sono già all’orizzonte: Fare Verde, associazione ambientalista cittadina, ha convocato per domani una conferenza stampa per fare il punto sulla bonifica. E anche tra i corridoi del Municipio 1, sotto la cui giurisdizione il parco di corso Mazzini ricade, serpeggia la voglia di fare chiarezza, con il consigliere Nino Colella che ha chiesto in commissione di visionare il progetto originario.
L’appuntamento con Fare Verde è fissato a domani, alle 10,30, presso l’entrata dell’ex Gasometro. A parlare delle problematiche dell’area anche i vertici di Fratelli d’Italia, il consigliere regionale Michele Picaro, il capogruppo in Aula Dalfino Antonio Ciaula e il vicecoordinatore cittadino Sergio Fanelli. Tanti i nodi da sciogliere per l’associazione ambientalista, tra cui anche quello della bonifica. Le operazioni per il risanamento dell’area, che si estende su 16mila 500 metri quadrati di cui 10mila di verde, continueranno anche nei prossimi anni, su un’area talmente piccola che non dovrebbe aver ripercussioni sui fruitori. Il risanamento, dal valore di circa 4milioni di euro, punta a bonificare definitivamente i terreni dagli idrocarburi, dai metalli, dal carbon fossile che da decenni hanno avvelenato la zona. Ma su quali sono i rischi in cui ci si può imbattere e quali operazioni mancano nello specifico ci si continua a interrogare: domande che si pongono anche gli ambientalisti di Fare Verde e gli esponenti di FdI.
Tante sono le proteste anche per il poco verde che si trova nel parco. Troppo poco rispetto a quanto previsto dal progetto originario, concordato con i residenti e il comitato. Ed è per questa ragione che il pentastellato Colella ha chiesto di poter visionare il progetto originario. «In commissione municipale – ha dichiarato Colella – ho chiesto di poter visionare il progetto iniziale del Parco Maugeri, frutto della consultazione con i cittadini del Libertà e della Consulta Ambiente, per poterlo paragonare a quanto è stato realizzato. Ad oggi, la mia richiesta, più volte reiterata, non è stata soddisfatta. C’è una motivazione particolare? Oppure NON si sanno giustificare le eventuali variazioni?», si domanda retoricamente il consigliere grillino.