Bari ostaggio dei cantieri: dal centro a Libertà 15 minuti

Una giornata apparentemente normale potrebbe trasformarsi in un incubo per chi abita o lavora nella porzione di città che va da via Sparano a via Alessandro Manzoni. Si tratta dell’ala centrosettentrionale del centro città, dove i cantieri di edilizia pubblica e privata stanno sorgendo come funghi. Una bella notizia per la città, che può sicuramente “mettersi a nuovo”, ma pessima per quanti frequenta queste zone che denunciano la scarsa oculatezza dell’Amministrazione nel concedere le autorizzazioni o nel dare il via ai cantieri pubblici. In poco tempo, a partire da settembre, ne sono spuntati quasi dieci in questo quadrilatero di città, con non poche conseguenze per chi cerca parcheggio o per chi deve spostarsi, con un “record” (negativo) di tempo impiegato: un quarto d’ora per raggiungere via Manzoni da via Argiro.

Negli ultimi giorni, il primo cantiere inaugurato in questa zona è stato quello di via Principe Amedeo, tra via Sagarriga Visconti e via Alessandro Manzoni dove circa 30 metri di strada sono stati chiusi al traffico per consentire la demolizione di un antico e fatiscente palazzo di due piani tra il civico 256 e 260. I lavori prevedono anche la costruzione di una nuova palazzina in luogo di quella demolita, motivo per cui l’intervento terrà chiusa al traffico via Principe Amedeo fino alla fine del mese. Ma c’è chi già scommette che l’ordinanza di divieto di sosta e fermata sarà prorogata, perché è difficile ultimare i lavori in così breve tempo. La situazione è ancora più grave poco più avanti, in via Manzoni. Sull’antica via dello shopping, infatti, da oltre sei mesi ci sono più di tre aree cantiere, che hanno causato il dimezzamento dei posti auto disponibili e numerosi disagi alla circolazione. «Al Libertà – si lamenta un residente sulla pagina del sindaco – per trovare un posto i cittadini ci mettono quasi un’ora. Avete avuto la bellissima idea di non far parcheggiare più le macchine sotto il ponte di corso Italia e fare angoli della strada più grandi togliendo altri posti. Nel quartiere, siamo disperati».

Ieri, invece, è stato aperto il cantiere su via Sparano per la sostituzione del basolato, deterioratosi nel corso degli ultimi cinque anni a causa dell’elevato peso veicolare e della pressione frenante esercitata sui luoghi dell’intervento: l’intersezione tra piazza Umberto e via Sparano e l’area tra via Beatillo e via Davanzati. Come spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Galasso, si era già intervenuti sugli stessi punti con l’ispessimento della pavimentazione da 8 centimetri a 12, ma non è bastato. Qui è montata, invece, la protesta dei commercianti del centro, ancora perplessi dall’autorizzazione concessa lo scorso sabato (il giorno della settimana più cruciale per lo shopping) per il comizio di Giorgia Meloni, che ha interdetto il passaggio dei clienti. Per tre metri e mezzo, e, stando all’ordinanza emanata, fino ai primi giorni di novembre, stop al traffico veicolare da via Beatillo a via Nicolai. «L’intervento di ripristino era necessario – spiega Galasso – e, condizioni meteorologiche permettendo, potremmo riuscire a chiudere i lavori anche prima della data dell’ordinanza». Sullo stop al traffico, l’assessore risponde: «Non era possibile effettuare una lavorazione in sicurezza mantenendo il traffico veicolare. Per questo motivo, limitatamente alla durata dei lavori, non è possibile far transitare le auto». I lavori sono eseguiti nell’ambito di un accordo quadro per la manutenzione straordinaria di strade di rilievo storico. «Alla fine degli interventi – conclude Galasso – stimiamo una spesa che si aggira attorno a poche migliaia di euro».

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