Ammonta a oltre 3 milioni di euro il deficit registrato dall’Amtab. Ieri, dopo numerosi rinvii da inizio anno, l’assemblea del socio unico ha approvato il bilancio del 2022, suggellando i conti in rosso della controllata. Un risultato negativo che l’amministrazione comunale ha attribuito al rincaro dei costi energetici registratosi nell’ultimo anno, «analogo ai risultati di tutte le aziende del trasporto pubblico italiano».
Precisamente, il documento di bilancio approvato fotografa un deficit pari a 4,157 milioni di euro. Grazie alla contabilizzazione delle imposte anticipate, una soluzione finanziaria d’emergenza, il socio unico (Palazzo di Città) è riuscito ad arginare il buco riducendolo a 3,452 milioni di euro. La perdita viene ricondotta «in maniera pressoché esclusiva», come ha comunicato l’amministrazione, all’aumento dei costi energetici registrato l’anno scorso, per effetto degli eventi internazionali, a cominciare dalla guerra in Ucraina. Ed è stato proprio il socio unico a far slittare più volte l’approvazione del bilancio, nel tentativo di avere una situazione più chiara sulle finanze dell’azienda. Un via vai che è iniziato a gennaio e che si è concluso soltanto ieri. L’amministrazione stima, quindi, un boom di ricavi a partire già da quest’anno e fino almeno al 2025. Stime davvero eccezionali: 795mila euro di utili fiscali per quest’anno, 2,547 milioni per il 2024.
Somme che Palazzo di Città sa bene non essere sufficienti a risanare la situazione dell’azienda del trasporto pubblico. Sembra inevitabile, infatti, una ricapitalizzazione delle quote societarie, ipotesi a cui il Cda di Amtab sta già lavorando. D’altronde, il Consiglio comunale ha già accantonato 4,2 milioni (esattamente la somma del deficit) di euro per procedere all’aumento di capitali, e lo stesso sindaco Antonio Decaro, lunedì scorso, dal palco dell’AncheCinema, ha ribadito di avere intenzione di portare avanti un rilancio dell’azienda come quello di nove anni fa. «Sono soddisfatto dei risultati del bilancio – commenta il sindaco, che è ritornato a parlare di ricapitalizzazione – Purtroppo lo scenario incerto legato alla crisi energetica ci impone di programmare un possibile aumento del capitale per mettere l’azienda al sicuro dai rischi derivanti dal contesto economico. Siamo convinti – ha concluso Decaro – che l’Amtab sia un’azienda che deve essere salvaguardata sia per l’importanza del servizio pubblico che svolge sia per il mantenimento dei livelli occupazionali».