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Bari, nell’area ex Fibronit nascerà un parco urbano: la Regione stanzia 3,5 milioni di euro

Con l’approvazione dell’Accordo di programma per l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria e l’erogazione dei fondi assegnati dal Ministero, la Regione Puglia stanzia 4 milioni di euro per la riqualificazione di due aree, una a Bari l’altra a Lecce. Il cuore dell’accordo riguarda l’ex Fibronit di Bari, l’imponente stabilimento che realizzava manufatti…
(foto d'archivio - Luca Turi)

Con l’approvazione dell’Accordo di programma per l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria e l’erogazione dei fondi assegnati dal Ministero, la Regione Puglia stanzia 4 milioni di euro per la riqualificazione di due aree, una a Bari l’altra a Lecce.

Il cuore dell’accordo riguarda l’ex Fibronit di Bari, l’imponente stabilimento che realizzava manufatti in amianto, grazie ai 3 milioni e 600mila euro assegnati al Comune, diventerà un parco multifunzionale.

Lo stesso accordo prevede lo stanziamento di 350mila euro al Comune di Lecce per la realizzazione di progetti di forestazione urbana ad alta efficienza depurativa, in aree prossime alla tangenziale est e all’interno dell’orto botanico del Salento.

L’intervento è localizzato su due aree adiacenti alla strada statale 16 e aree del centro abitato (quartiere Borgo Pace), soggette a traffico veicolare intenso e quindi a maggior carico emissivo. La nuova sistemazione a verde prevede di impiantare sulle aree oggetto di intervento, essenze arboree e arbustive utili alla rimozione degli inquinanti atmosferici.

Con questi finanziamenti, afferma il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, «permettiamo che su quei terreni che un tempo ospitavano la Fibronit, possa nascere un grande parco urbano. Si tratta per noi di un risarcimento alla città di Bari e nei confronti di chi ha pagato con la vita la presenza di una industria che nel corso degli anni ha inquinato l’ambiente. Allo stesso modo – ha aggiunto – finanziamo la forestazione anche di un’area lungo la tangenziale di Lecce. Questo Accordo di programma ci aiuta a guadagnare ancora di più un’idea dello sviluppo del territorio al cui centro devono esserci beni comuni fondamentali come la salvaguardia degli ecosistemi, la protezione dall’inquinamento ambientale ed i modelli di sviluppo tecnologicamente sostenibili».

«Un luogo drammatico, uno dei simboli che per anni ha macchiato l’immagine della Puglia e la salute dei cittadini, diventerà uno dei giardini urbani più grandi e importanti del Sud Italia. Rinascerà in un nuovo simbolo, quello della rigenerazione, della vita», aggiunge l’assessora regionale all’Ambiente Anna Grazia Maraschio.

«Allo stesso modo – prosegue – diventa un simbolo di rinascita l’intervento per Lecce, sia per l’ubicazione prevista, perché spesso le tangenziali sono un luogo marginale delle città, un luogo lasciato nell’indifferenza e nel degrado, sia perché il Salento ha bisogno vitale di alberi, di una riforestazione massiccia, a causa del drammatico fenomeno del disseccamento degli ulivi, che ha privato il territorio del proprio polmone verde. A breve daremo seguito alla sottoscrizione degli accordi con le rispettive amministrazioni comunali», conclude l’assessora.

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