Dopo il voto unanime del Consiglio comunale sul vincolo preordinato all’esproprio per i primi quattro lotti di Costa Sud (2,4,5 e 6), il destino degli ultimi due (1 e 3) è finito, ieri, sotto la lente della Commissione Trasparenza. A essere audito, il Responsabile unico del procedimento, Pompeo Colacicco, che ha chiarito il motivo per il quale la discussione sui due lotti non è ancora approdata in Aula Dalfino. «È nell’interesse di tutti – ha spiegato il presidente della Commissione Antonio Ciaula – fare chiarezza su un progetto destinato a cambiare definitivamente il volto della città».
Sono almeno due le incognite che gravano come macigni sui restanti espropri da fare, circa cento. Il primo nodo da sciogliere riguarda il cambio di destinazione urbanistica che occorre approvare sui due lotti, gli unici a non avere una disciplina urbanistica coerente con la destinazione a parco. Modifiche al Piano regolatore, dunque, necessarie per consentire di aprire il cantiere (e ultimarlo entro il 2026). Una serie di contenziosi giudiziari, però, potrebbe rallentare i lavori, compreso quello storico legato alla vicenda di Punta Perotti. L’altro nodo da sciogliere riguarda gli indennizzi espropriativi che dovranno essere versati ai proprietari dei terreni. Il valore era stato inizialmente quantificato in 1.200 euro al metro quadrato, stima che il Comune è riuscita ad abbassare portandola a “soli” 12 euro al metro quadrato. «Non è detto che si riesca a mantenere questa stima – ha chiarito Colacicco – dato che il consulente della Corte d’Appello potrebbe dare un valore totalmente differente». La differenza, tra quanto richiesto dai privati e quanto stimato dal Comune, è notevole. Nel caso in cui a passare fosse la stima dei privati, l’indennizzo espropriativo ammonterebbe complessivamente a 24milioni di euro, che scendono a 2milioni 400mila se i giudici dovessero dar ragione al Comune: uno scarto di 21milioni 600mila euro. Una cifra, quindi, non proprio irrisoria.
Se da una parte il futuro dei due lotti può decretare il tramonto di un’opera grazie alla quale l’Amministrazione è riuscita a ottenere un finanziamento pari a 75milioni di euro, d’altra parte, Colacicco ha dichiarato come il vincolo imposto dall’Ue sulla cantierizzazione al 35% entro quest’anno sarà rispettato. «Riusciremo a raggiungere l’obiettivo – ha evidenziato l’ingegnere – grazie ai quattro lotti su cui il vincolo preordinato è stato già votato».