Una graduatoria “dinamica”, in grado di fotografare in un tempo più ristretto la situazione economica delle famiglie in difficoltà e di garantire maggiore equità nell’assegnazione degli alloggi popolari. Specie in un momento storico come quello attuale in cui, le difficoltà abitative non sono vissute solo dai ceti più bassi, ma anche da quelli medi. È la proposta avanzata dall’assessore ai Controlli, alla Legalità, alla Trasparenza e all’Antimafia sociale, Nicola Grasso, durante la seduta della Commissione urbanistica a Bari, presieduta da Stefania Durante, alla presenza delle principali sigle sindacali, tra cui il Sunia, organizzazione che tutela gli inquilini e gli assegnatari di edilizia pubblica.
L’intervento
«Le tematiche della casa sono spesso sottovalutate rispetto alla loro portata sociale – ha sottolineato Grasso –. Serve una legge che consenta una graduatoria costantemente aggiornata, perché non è accettabile che persone che hanno perso il lavoro restino escluse dagli alloggi pubblici per un Isee non più corrispondente alla loro realtà». Il nuovo sistema, spiega l’assessore, prenderebbe esempio dallo sportello per l’emergenza abitativa, aggiornato in pochi mesi, e permetterebbe una gestione più trasparente e tempestiva delle domande. Grasso ha poi evidenziato la necessità di incrementare il patrimonio immobiliare pubblico, recuperando sia appartamenti di nuova costruzione sia immobili ristrutturati o oggi non riassegnabili. «Bisogna dare risposte concrete, anche rispetto a fatti di cronaca che mostrano quanto il disagio abitativo sia un problema di sicurezza sociale», ha ricordato.
Housing e Canone Giusto
L’assessore ha inoltre richiamato l’urgenza di ripensare l’housing sociale, dopo le criticità del progetto in via Iqbal Masih, a Torricella, dove gli affitti calmierati sono diventati insostenibili per l’aumento ingiustificato degli oneri accessori. Su quelle abitazioni, ora vuote, è in corso un’interlocuzione con Fabrica Immobiliare e la Regione Puglia per stabilire nuovi canoni concordati. Infine, un passaggio sull’edilizia privata e sul progetto “Canone Giusto”, che punta a ridurre il numero delle case sfitte: «Vogliamo dare ai proprietari e agli inquilini strumenti chiari e trasparenti per definire affitti equi e legali, in collaborazione con l’Agenzia della Casa, che dovrà adottare un approccio più dinamico».










