A Bari un appartamento di proprietà di Poste italiane diventerà sede, per i prossimi tre anni, di un’esperienza di co-housing riservata a donne ed eventuali minori conviventi vittime di violenza. Questa mattina il responsabile immobiliare Sud di Poste italiane, Antonio Napolitano, insieme al responsabile delle relazioni istituzionali Sud di Poste italiane, Marco Giannelli Savastano, ha consegnato le chiavi dell’appartamento all’assessora al Welfare del Comune di Bari, Francesca Bottalico, e al sindaco Decaro.
L’iniziativa, illustrata alla stampa in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, rientra nel progetto di Poste italiane “Autonomia abitativa donne vittime di violenza”, attraverso il quale l’azienda ha finora destinato dieci alloggi in Italia, compreso quello barese, ad associazioni del terzo settore o a Centri antiviolenza attraverso un contratto di comodato d’uso gratuito.
Le donne e i minori vittime che stanno seguendo percorsi di autonomia e saranno ospitati nell’appartamento barese, saranno supportati da equipe specializzate di psicologi ed educatori del Centro antiviolenza comunale e, all’interno di una serie di azioni complementari e integrate, quali borse lavoro, tirocini, corsi professionalizzanti, in caso di donne disoccupate o senza titoli di studio, e misure integrative di supporto al reinserimento sociale e all’autodeterminazione personale.
L’obiettivo è supportare e accompagnare le vittime durante il percorso di reinserimento sociale e abitativo grazie a progettualità individualizzate realizzate dall’assessorato al Welfare e dai servizi socio-educativi territoriali.
«Oggi, come ogni anno, abbiamo organizzato diverse iniziative per ricordare le vittime baresi di femminicidio, un gesto che, nel ricordo di queste donne e di ciò che hanno subito, ci auguriamo possa generare un cambiamento culturale soprattutto nelle giovani generazioni», ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro.
Solo quest’anno sono stati oltre 170 gli accessi al Centro antiviolenza comunale di Bari, con 43 prese in carico, 14 interventi in emergenza e 6 inserimenti in strutture protette. «Questo significa – ha proseguito Decaro – che dobbiamo continuare a lavorare tanto sulla prevenzione, sull’ascolto e sull’eduzione al rispetto dell’altro». E la collaborazione con Poste italiane, ha concluso il sindaco, «va esattamente in questa direzione, in quanto rappresenta uno strumento concreto a sostegno delle donne, come pure dei bambini, che in questo luogo protetto potranno trovare un rifugio sicuro e riprendere in mano le loro vite».
«Siamo molto orgogliosi di consegnare le chiavi di un nostro immobile al Comune di Bari – ha aggiunto Antonio Napolitano – che assisterà donne in difficoltà, ospitandole in un luogo sicuro nel quale potranno avviare, in tutta serenità, un percorso di uscita dalla violenza di genere».
Soddisfazione esprime anche Massimiliano Monnanni per la consegna dell’immobile aziendale al Comune di Bari «con l’obiettivo di modificare nella società la percezione del fenomeno della violenza maschile sulle donne. Poste Italiane è fermamente determinata ad operare in maniera proattiva al loro fianco in questa battaglia culturale, anche attraverso un concreto sostegno in termini di responsabilità sociale d’impresa con il progetto dell’autonomia abitativa, economica e sociale delle donne vittime di violenza con i loro figli, unico vero antidoto al ripetersi di tale fenomeni».