Vetri rotti, box bruciati dalle fiamme e mai ripristinati, porte divelte e addirittura un senzatetto che l’ha eletta a sua nuova dimora, con tanto di accampamento e tende per passare la notte. La struttura dell’ex mercato di San Pasquale non trova pace e i giorni della riqualificazione sembrano sempre più lontani.
Due anni fa, al termine di un lungo periodo di lavori, l’area che ospita fino a 29 box per le attività commerciali dislocati su un’area di circa 1400 metri quadrati, smise di funzionare a causa della poca affluenza di avventori e della conseguente sfiducia dei commercianti che pian piano hanno dato forfait.
E adesso, a farla da padrona sono solo l’incuria e il degrado, nonostante i controlli e le misure che il Comune ha messo in campo per presidiare la struttura che è attualmente oggetto di un ulteriore progetto di riqualificazione. Qui, infatti, secondo le intenzioni dell’amministrazione, sorgerà il primo mercato contadino del rione: un mercato dedicato alla vendita diretta di prodotti agricoli da parte di imprese agricole pugliesi.
Alla scadenza dell’avviso di manifestazione di interesse per la concessione dell’immobile a un consorzio o a un’associazione temporanea di operatori (composti per almeno il 70% da imprese e/o imprenditori agricoli) che organizzi e gestisca un mercato agricolo per la vendita diretta, sono pervenute due offerte da parte di Buono&Bio Srl e del RTI Mercato contadino di Bari. Proposte che sono ancora al vaglio della ripartizione Sviluppo economico.
Nell’organizzazione del mercato agricolo a vendita diretta il concessionario dovrà coinvolgere in forma consortile / associata imprese agricole e imprenditori agricoli con sede legale e operativa nel territorio pugliese. A seguito dell’aggiudicazione, ciascun imprenditore agricolo e ciascuna impresa agricola riceveranno un box per la vendita diretta.
Gli obiettivi della concessione sono: restituire alla fruizione un immobile di proprietà pubblica, valorizzandolo con scopi commerciali, ecologici, sociali e culturali, promuovere la commercializzazione e il consumo di prodotti agricoli e agro-alimentari, della silvicoltura, dell’acquacoltura e della pesca a chilometro zero, tipici del territorio, stagionali e biologici, favorire l’incremento della vendita diretta dei prodotti agricoli e agro-alimentari da parte dei produttori locali, promuovere iniziative culturali, turistiche, sociali, dimostrative e didattiche legate ai temi del cibo, della corretta alimentazione e della valorizzazione e promozione dei prodotti tipici del territorio e promuovere la lotta allo spreco alimentare, le buone pratiche per il recupero delle eccedenze e l’educazione alimentare.
La concessione dell’immobile è prevista per la durata sperimentale di un anno, con possibilità di proroga. L’importo annuale del canone di concessione è di 68mila euro circa, comprendendo sia i locali al piano terra sia i locali/garage al piano interrato. Il mercato agricolo per la vendita diretta dovrà svolgersi con almeno tre volte a settimana, con orari minimi di apertura di sei ore all’interno delle seguenti fasce orarie: stagione estiva (aprile – settembre) dalle ore 6 alle 22; stagione invernale (ottobre – marzo) dalle 6 alle 20. Insieme alla vendita di prodotti agricoli a chilometro zero da parte degli agricoltori, il concessionario dovrà organizzare e gestire attività, iniziative, eventi e servizi di carattere divulgativo, promozionale, didattico, culturale e sociale dedicate ai temi dell’agricoltura sostenibile, del cibo e dell’alimentazione.