Il faro di San Cataldo a Bari rinasce con il “Museo dei fari e delle torri costiere della Puglia” e con il “Museo della radio“.
L’inaugurazione, alla quale hanno partecipato il sindaco di Bari Antonio Decaro, l’assessore regionale al Turismo Gianfranco Lopane, diversi assessori comunali e altre figure istituzionali, è stata resa possibile grazie a un intervento di restauro e rifunzionalizzazione finanziato con 510mila euro nel contesto del progetto “CoHeN – Coastal Heritage Network”.
In sinergia con la Marina militare, il progetto ha promosso la cooperazione transfrontaliera per valorizzare il patrimonio marittimo pugliese, creando il primo itinerario pubblico di fari e torri costiere.
Gli ambienti del piano terra sono stati destinati a un percorso espositivo sulle architetture costiere e le comunicazioni radio, ricordando anche il primo collegamento radiotelegrafico via etere con il Montenegro effettuato da Guglielmo Marconi nel 1904 dal faro di San Cataldo.
La valorizzazione ha preservato i caratteri originali del faro e ripristinato gli aspetti distributivi storici. Il museo integra il racconto di Marconi e delle prime trasmissioni radio con l’architettura del faro e le funzioni dei fari e delle torri costiere.
Il percorso di allestimento del museo e l’omaggio a Guglielmo Marconi sono stati condivisi con la principessa Elettra Marconi, figlia di Guglielmo, con cui l’amministrazione comunale di Bari ha coltivato interlocuzione diretta e che non ha potuto partecipare all’evento odierno per problemi di salute.
Tra gli ambienti riqualificati vi sono spazi dedicati alla storia del faro di Bari, all’itinerario costiero dei fari e delle torri di Puglia e attività didattiche laboratoriali. Il museo espone anche il vecchio gruppo elettrogeno e offre la possibilità di visitare la stanza del farista.
L’inaugurazione è stata arricchita dall’intervento musicale della Fanfara di Presidio e da uno speech sul progresso dell’uomo nel segno della scienza e della salvaguardia della vita in mare.