Controlli incrociati, verifiche sulla piattaforma Paytourist, ripetuti sopralluoghi nelle strutture abusive per evitare che si ripeta l’infrazione. Il Comune di Bari dichiara guerra ai Bed&breakfast abusivi, diramando un vademecum per limitare il fenomeno, soprattutto dopo l’entrata in vigore della tassa di soggiorno da ottobre scorso.
Stando al provvedimento deliberato dalla giunta Decaro, saranno 23 le unità, tra agenti e ufficiali della polizia locale, da impiegare nei controlli, articolati sostanzialmente in quattro attività. Nella prima fase del progetto saranno consultate e messe a confronto le banche date consultabili da parte della Polizia Locale, in particolare il Destination Management System (Dsm) regionale e il portale PayTourist comunale. Dopo aver riscontrato la mancata iscrizione di un’attività nel portale comunale, si procederà a verifica dell’eventuale cessazione dell’attività, comunicata al Suap, lo sportello unico delle attività produttive. Al termine dei riscontri, saranno predisposti i sopralluoghi mirati al fine di accertare le ragioni della mancata iscrizione nel portale PayTourist. Contemporaneamente saranno monitorare piattaforme di promozione dell’ospitalità extraricettiva al fine di scovare attività completamente abusive. Durante il sopralluogo gli operatori produrranno un apposito verbale di ispezione con il contestuale questionario di verifica sulla corretta comunicazione degli obblighi tributari. I dati raccolti saranno trasmessi all’ufficio preposto della Ripartizione Tributi per l’aggiornamento dei data base e le eventuali contestazioni di natura tributaria.
Tra i risultati attesi, il progetto ha l’ambizione di far crescere le iscrizioni, anche in maniera spontanea, al portale comunale PayTourist, obbligatorio per i gestori di strutture ricettive. L’obiettivo è quello di segnare al 31 dicembre prossimo l’aumento del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando il numero di iscritti alla piattaforma era pari a 190.
L’indicatore di progetto dell’attività ispettiva della polizia annonaria è rappresentato dal monitoraggio e controllo di almeno 280 situazioni da verificare anche con appositi sopralluoghi in situ. L’imposta di soggiorno, entrata in vigore ad ottobre 2023 dopo un lungo dibattito che ha conosciuto anche momenti di alta tensione tra il Comune e i rappresentanti delle categorie, si divide sostanzialmente in sei fasce di prezzo, da 1,50 euro per le residenze alberghiere a due stelle e i villaggi turistici a due stelle, fino ai 4 per le strutture extralberghiere e alberghiere considerate più prestigiose. L’imposta entra in vigore dalla prima notte di soggiorno in tutto il territorio comunale e non può essere estesa oltre il quarto. PayTourist è una piattaforma funzionale messa a disposizione gratuitamente dal Comune di Bari per le strutture ricettive, che permette di adempiere le funzionalità di base per la gestione dei flussi turistici ai fini della riscossione automatizzata dell’imposta di soggiorno.