Bari, il Comune cerca 21 milioni in 3 anni: proprietà in vendita

Ci sono anche alcuni spazi dell’ex mercato coperto in via Samuele Cagnazzi e del mercato di San Pio tra gli immobili che il Comune intende dismettere. È tutto nero su bianco nel piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari appena approvato dalla giunta Decaro. In totale sono quasi 40 le proprietà che Palazzo di città ha deciso di vendere tra suoli, appartamenti e strutture di altro tipo con un obiettivo: incassare circa 21 milioni di euro entro il 2025.

Oltre le due già citate, tra le grandi strutture da dismettere figurano l’ex casotto daziario in via Capruzzi, gli spazi dell’ex scuola “Colli Grisoni”, l’area del plesso in via Caduti Partigiani e parte dell’ex mercato coperto di via Carrante. Sarà dismessa anche una quota dell’ex Manifattura Tabacchi, adiacente a via Ravanas, e della struttura nella pineta di San Francesco alla Rena, che per anni ha ospitato un bar-pizzeria. Saranno alienati anche i sette appartamenti in via Giulio Petroni 104 e sei in via Napoli, senza dimenticare numerosi suoli come quello compreso tra via Madre Teresa di Calcutta e via Martin Luther King, quello in via Caduti Partigiani, il terreno di corso della Carboneria, il suolo a cavallo tra Poggiofranco e Carbonara in corso Alcide de Gasperi, il lotto adiacente a via Nicola Ruffo e quelli in strada Ricchizzi a Santo Spirito e tra via Trulli e via Raffaele Resta a Torre a Mare. In totale, con queste dismissioni, il Comune cercherà di guadagnare oltre 21 milioni di euro.

Ma non ci sono solo beni da dismettere. Infatti, la Giunta ha anche individuato quali immobili valesse la pena conservare e valorizzare. Tra questi, il chiosco-bar in piazza San Francesco, a Santo Spirito, quello all’interno di parco degli Aquiloni in via Devitofrancesco e il chioschetto in viale Einaudi. Inoltre, si tenterà di rivalorizzare anche parte delle strutture da dismettere. Per questo si procederà con la riqualificazione di 291 metri quadrati dell’ex bar-pizzeria di San Francesco alla Rena, di parte del compendio immobiliare dell’ex Manifattura Tabacchi e il piano terra, il primo piano e il suolo di Masseria Borracci. Saranno mantenuti e valorizzati anche 10mila metri quadri tra gli spazi degli impianti dell’ex Debar e dell’ex mercato coperto tra via Carrante e via Di Cagno.

In totale, sono stati passati in rassegna 75 immobili tra quelli in pessimo stato manutentivo, edifici in passato destinati a ospitare sedi scolastiche e immobili i cui costi gestionali non sono sostenibili. Di questi, 37 sono i beni da recuperare, per un valore di oltre un milione e 300mila euro mentre 38 saranno quelli da dismettere. Il prossimo step consisterà nella redazione e pubblicazione dei bandi per l’affitto o la concessione dei beni da dismettere, mentre per gli immobili da riqualificare saranno indetti bandi multi-lotto con cui si potrà procedere alla valorizzazione delle strutture.

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