Bari, il black friday non convince: per il Codacons vendite in calo del 20%

La data originale del Black Friday, l’appuntamento con il risparmio importato dagli Stati Uniti e ormai una tradizione anche in Italia, è il 24 novembre. Ma sconti e promozioni caratterizzano tutto il mese ed è diventato un’occasione per fare acquisti rimandati da tempo o anticipare i regali di Natale. La crisi però morde e quest’anno il Codacons Puglia prevede un trend negativo con una diminuzione degli acquisti in misura del 20% rispetto al recente passato.

«Il Black Friday, l’annuale appuntamento con il risparmio che, almeno nelle intenzioni iniziali, dovrebbe dare ossigeno al comparto della distribuzione, stimolando il ritorno agli acquisti di massa, ha perso un po’ di freschezza e di capacità attrattiva – spiega l’avvocato del Codacons Bari Dario Durso – da un lato, è venuto meno il fattore novità (che, notoriamente, suscita curiosità e interesse), dall’altro gli scenari di guerra, l’aumento dei costi energetici e le spinte inflazionistiche, che ne sono conseguiti, hanno eroso il potere d’acquisto e la propensione ai consumi dei nostri concittadini, in particolare quelli del ceto medio, sempre più impoveriti dalla crisi congiunturale».

L’associazione a tutela dei consumatori ha tracciato una fotografia anche delle abitudini di spesa e delle tendenze che andranno per la maggiore in questo Black Friday. La spesa media sarà di circa 250 euro a persona, con punte di 500 euro per alcune categorie merceologiche. A prevalere saranno le compravendite online, concluse sulle piattaforme digitali e sui siti di e-commerce.

L’abbigliamento, gli elettrodomestici e i dispositivi tecnologici, di nuova generazione, avranno il maggiore spazio nella corsa agli acquisti. La grande maggioranza dei partecipanti al Black Friday approfitterà delle scontistiche per anticipare i regali di Natale. Alcuni giovani delle nuove generazioni, particolarmente sensibili ai temi ambientali, opteranno per l’acquisto dei prodotti di seconda mano, per evitare sprechi e ridurre l’impatto ambientale.

Le scontistiche applicate all’eterogeneità dei prodotti potranno variare, sfiorando anche il 50%, ma sarà importante prestare attenzione alle truffe, soprattutto nelle transazioni online. Proprio nell’ottica della trasparenza, a tutela dei consumatori, il recente Decreto Legislativo n. 26 del 7 marzo 2023 è intervenuto in materia di sconti, sancendo l’obbligo di indicazione del prezzo originario, oltre al prezzo finale e alla percentuale di sconto; tale provvedimento ha anche inasprito le sanzioni per le pratiche commerciali scorrette a danno dei consumatori.

Questo non impedirà, per il Codacons, che anche il Black Friday si riveli un flop. «Spesso però, l’aver constatato che molti prodotti promozionati sono presenti in quantità ridotte (o, del tutto, assenti in magazzino) ha ingenerato una sostanziale disaffezione verso tale evento commerciale».

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