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Bari, ecco la PoliLibrary: oltre 27mila volumi, servizi digitali e innovativi per la biblioteca di comunità aperta al territorio – FOTO e VIDEO

Oltre 27mila volumi, servizi digitali e innovativi a disposizione di università, scuole, professionisti e cittadini. È la dotazione della nuova PoliLibrary del Politecnico di Bari, la biblioteca di comunità inaugurata oggi nel campus “Quagliariello”. La PoliLibrary è stata realizzata grazie ad un finanziamento regionale di circa 1,9 milioni di euro, nell’ambito dell’Avviso Pubblico Community Library…

Oltre 27mila volumi, servizi digitali e innovativi a disposizione di università, scuole, professionisti e cittadini. È la dotazione della nuova PoliLibrary del Politecnico di Bari, la biblioteca di comunità inaugurata oggi nel campus “Quagliariello”.

La PoliLibrary è stata realizzata grazie ad un finanziamento regionale di circa 1,9 milioni di euro, nell’ambito dell’Avviso Pubblico Community Library POR Puglia 2014-2020 – Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale e con una parte di fondi del Politecnico.

Per le public library, ha spiegato il presidente Michele Emiliano, intervenuto all’inaugurazione, «la Regione Puglia ha investito oltre 100 milioni di euro per ristrutturare più di 120 biblioteche e luoghi di comunità nei comuni pugliesi, e oggi anche il Politecnico di Bari. È un grande programma che ha consentito di custodire e di modernizzare attraverso l’uso della tecnologia il patrimonio librario della Puglia. Mi fa molto piacere che questi luoghi suscitino l’entusiasmo dei giovani e anche dei meno giovani, sono luoghi dove si legge, ci si incontra, ci si innamora anche leggendo un libro. Avere una formazione tecnica è importantissimo, e il Politecnico di Bari ha certamente un patrimonio librario tecnico straordinario. Però anche un ingegnere e un architetto hanno bisogno della poesia».

«Oggi raggiungiamo un’altra, importante tappa del percorso che abbiamo intrapreso negli ultimi anni, per aprire sempre più il Politecnico di Bari al territorio», ha aggiunto il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino. «PoliLibrary è un luogo della cultura moderno, accogliente e accessibile – ha aggiunto – nel quale ospiteremo anche incontri della nostra comunità ed eventi aperti alla città, con ricercatori, professionisti, autori. Incominciamo non a caso con il professor Dioguardi – ha concluso Cupertino – che ringrazio per aver reso disponibile il suo prezioso fondo librario e per aver accettato il mio invito a confrontarsi sul futuro del Politecnico».

Dopo la cerimonia di inaugurazione, il professor Gianfranco Dioguardi, docente del Politecnico, imprenditore e presidente dell’omonima fondazione – proprietaria del fondo librario concesso in uso all’ateneo – ha tenuto una lectio magistralis sul tema “Poliba, un’università in evoluzione”, tirando fuori, come ha detto il presidente Emiliano, «un’altra intuizione alla Steve Jobs: ha dato l’indirizzo per fare in modo che gli ingegneri edili conoscano le città anche nel loro divenire sociale e culturale; la Facoltà si deve attrezzare per formare ingegneri edili come specialisti del vivere, non solo come specialisti del costruire. Proprio come quando Steve Jobs disse che il computer doveva essere accessibile alle persone senza alcuna competenza informatica. Il Politecnico di Bari e la rivoluzione pugliese negli ultimi vent’anni hanno camminato insieme. E oggi grazie a Dioguardi e al rettore Cupertino ne abbiamo preso nuovamente consapevolezza».

La PoliLibrary sarà operativa dalle 17 di oggi, con prenotazione obbligatoria attraverso il sito del Sistema Bibliotecario di Ateneo con un patrimonio librario che spazia dall’ingegneria e dall’architettura alla letteratura, alla tecnologia, alla storia, alla conservazione e valorizzazione del patrimonio pugliese. È dotata di 128 posti a sedere, 16 postazioni multimediali, con servizi di consultazione a scaffale aperto, autoprestito e spazi comuni.

A differenza delle biblioteche di vecchia concezione, PoliLibrary è caratterizzata da uno spazio interno aperto, per permettere a chi entra di percepire immediatamente il senso del luogo, con punti di informazione che assolvano alle funzioni di accoglienza, informazione e circolazione dei documenti.

La biblioteca diventa quindi “flessibile”, un luogo in cui si possono svolgere molteplici attività: dallo studio di gruppo alle riunioni, dalle ricerche specialistiche on-line alle videoconferenze multimediali, presentazioni di libri e mostre.

Lo spazio è pensato per permettere agli utenti di spostarsi liberamente da un luogo a un altro, a seconda degli interessi e delle competenze di ciascuno, incoraggiando la fluidità e per contenere aree flessibili e adatte a divenire punto di incontro e di scambio culturale oltre che luoghi di ricerca e studio applicato al materiale bibliografico.

La nuova biblioteca di comunità si inserisce nel Sistema bibliotecario di Ateneo, con un patrimonio complessivo di oltre 200mila volumi.

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