Bari è la capitale italiana della corsa al mattone. Un dato significativo soprattutto in un periodo in cui il settore immobiliare ed edilizio stanno conoscendo una nuova fioritura. Dati alla mano, il capoluogo pugliese è la città che negli ultimi sei anni ha registrato la crescita più forte nelle compravendite di appartamenti, superando di oltre venti punti percentuali tutte le altre realtà urbane del Paese; molte delle quali ben più popolose.
Lo studio
A certificarlo è uno studio di «Century 21 Italia»: dal 2019 al 2024 Bari ha messo a segno un balzo del 40%, passando da 3.447 a 4.825 transazioni. Alle spalle del capoluogo pugliese si piazzano Napoli e Modena, con incrementi rispettivamente del 17,91% (da 7.438 a 8.770 compravendite) e del 16,59% (da 2.388 a 2.784). Una distanza che sottolinea la forza del mercato della metropoli barese, capace di mantenere mettere a segno un passo doppio. Nella top ten presenti poi Verona, Venezia, Catania, Torino, Firenze, Livorno e Parma, con aumenti compresi tra il 9,45% e il 15,60%. «Sebbene queste dinamiche siano diverse tra loro – spiega Marco Tilesi, l’ad di Century 21 Italia – tutte mostrano una crescita solida e diffusa sul territorio nazionale». Secondo Tilesi, il trend delle compravendite «di solito anticipa quello dei prezzi», ma quando entrambe le curve si muovono nella stessa direzione «confermano l’esistenza di un ciclo immobiliare crescente, come nel caso attuale».
Fuori dalla top 10
Fuori dalle prime dieci posizioni compaiono altre metropoli come Roma, ferma al 15° posto, con un incremento del 6,97% (da 32.787 a 35.072 compravendite, e Milano, sorprendentemente, arretrata alla 20ª e prima città con segno negativo, con un calo dell’8,56% tra 2019 e 2024 (da 26.232 a 23.987 vendite). Per il capoluogo lombardo, osserva ancora Tilesi, «l’aumento dei prezzi ha frenato la corsa alle vendite: più il metro quadro sale, meno persone possono permettersi di acquistare». Milano, insomma, avrebbe già superato il picco del ciclo immobiliare, anticipando un raffreddamento che nel resto d’Italia non si vede ancora. Al contrario, il caso di Bari racconta un mercato in piena espansione.