Bari, è allarme a San Girolamo. Il mare “divora” il waterfront: «L’acqua arriva alla strada»

Il mare si sta “mangiando” il Waterfront di San Girolamo. La foto che mostriamo e che sta facendo il giro del web è stata pubblicata dalla pagina Facebook “Vivere – La Voce di San Girolamo, Fesca e Marconi”, che ha lanciato l’allarme sullo stato del nuovo lungomare, rivolgendo un appello al sindaco Decaro, all’assessore Galasso e al presidente del III Municipio Schingaro.

«Questa è la situazione della “spiaggia” in direzione Nord, verso il largo “Sono persone”» scrivono gli amministratori della pagina, spiegando che «l’erosione del mare proprio in direzione dei frangiflutti sommersi sta scavando pericolosamente la zona sottostante al marciapiede». In parole semplici, il tratto calpestabile in pietra sta venendo pericolosamente eroso dalle onde, tanto che si è creato un dislivello con la vicina spiaggia di ciottoli. L’acqua ha praticamente raggiunto il marciapiede, consumando lo spazio che vi si trova sotto.

«Adesso – si legge nel post – non veniteci a parlare che a breve ci sarà il ripascimento delle spiagge perché qui si tratta di evidenti e innegabili errori di progettazione». Per non parlare dei ciottolini da sparpagliare con i Bobcat (le pali caricatrici, ndr): «Ne sono rimasti veramente pochi» scrivono gli amministratori, che chiedono di «intervenire al più presto con azioni definitive». Secondo i residenti, inoltre, il dislivello dal marciapiede alla spiaggia sarebbe alto oltre un metro, con il rischio che qualcuno possa «cadere e farsi male sul serio». L’invito è di «venire a San Girolamo per verificare con i vostri occhi».

Tantissimi sono stati i commenti dei cittadini a margine della foto. «Peccato, il progetto era bello e funzionale – scrive la signora Beatrice -. Speriamo possano ripristinare quel bel tratto di lungomare». «Tanto ci penserà il ripascimento dei ciottoli ad inquinare la fauna e a inorridire l’acqua, come si ripete ogni stagione» scrive Vito. «Quando inizieranno a pagare i progettisti?» si domanda Mattia, che aggiunge: «Qui urge manutenzione tutti i giorni dell’anno, soprattutto quando aumenta un po’ il vento. È vergognoso». «Qualcuno – dice preoccupata la signora Pina – rischia davvero di farsi male».

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