Due palchi del teatro Piccinni di Bari sono stati intitolati a due donne baresi che hanno lasciato un segno nel mondo culturale della città: Mariolina Defano e Rachele Viggiano.
Mariolina Defano (1940-2020) è forse l’icona più conosciuta del teatro vernacolare barese, un’artista sensibile e versatile che nel corso della sua lunga carriera ha saputo dare corpo e voce alla baresità in tutte le sue sfumature e contraddizioni, conquistando l’affetto di tutta la città. Il suo talento e la sua professionalità, inoltre, l’hanno proiettata nel panorama della cinematografia nazionale: ha lavorato, tra gli altri, con Liliana Cavani, Carlo Vanzina, Leonardo Pieraccioni, Sergio Rubini e Giovanni Albanese.
Rachele Viggiano (1967-2021), scomparsa prematuramente, è stata pedagoga, attrice, autrice e regista: dopo aver fondato nel 1997 la Scuola teatrale di Bari, è stata impegnata in produzioni del circuito nazionale al fianco di registi come Carlo Croccolo e di attrici di fama come Maria Rosaria Omaggio. Particolarmente attiva sui palcoscenici teatrali pugliesi, ha diretto il laboratorio delle arti sceniche della compagnia Tiberio Fiorilli, recitando, tra gli altri, con Dante Marmone e Pinuccio Sinisi.
La cerimonia di intitolazione si è tenuta stamattina, in occasione della Giornata internazionale delle donne.
«Rendiamo omaggio a due artiste che, al fianco dei loro colleghi, sono state un esempio di professionalità e grande talento e che speriamo possano ispirare le bambine di oggi e di domani a esprimere, con l’arte, la propria personalità e visione del mondo, attraverso una scelta libera e consapevole», ha detto l’assessora comunale alle Culture, Ines Pierucci.
All’evento è intervenuto il marito di Rachele Viggiano, Teo Signorile, che ha espresso gratitudine per l’omaggio che l’amministrazione comunale ha voluto dedicare alle due attrici baresi.
«Quando sento parlare di Mariolina Defano mi emoziono», ha spiegato Nicola Pignataro. «È grazie alla sua forza e alla sua caparbietà se abbiamo avuto la possibilità di riscattare il dialetto barese che in precedenza era considerato una lingua bassa, di cui vergognarsi».
Tiziana Schiavarelli, intervenuta con Dante Marmone, ha ricordato «le mie due amiche. Con Rachele, che ho conosciuto moltissimi anni fa, non ho mai lavorato ma eravamo legate da un bellissimo rapporto umano: ho sempre amato la sua voce profonda, la sua bravura e la sua grande bellezza. Con Mariolina, invece, ho lavorato in teatro e anche in tv, e ci siamo divertite moltissimo».
La scelta di intitolare due palchi del Piccinni a due donne che attraverso l’arte della scena hanno espresso il proprio talento e la propria sensibilità risponde alla volontà di conservarne la memoria e testimoniare l’affetto di un’intera comunità.