Bari, contro la mala movida nasce il gruppo di lavoro per gestire le nuove aperture

Proseguono le azioni del sindaco Vito Leccese per cercare di trovare una soluzione al problema della difficile convivenza tra residenti, esercenti e Mala movida in diversi quartieri cittadini, in particolare l’Umbertino dove da anni si concentrano le maggiori criticità.

Il piano

Il sindaco ha così dato mandato al direttore generale del Comune di predisporre un’ipotesi di disciplina generale che miri a una puntuale regolamentazione degli esercizi di somministrazione. L’obiettivo è definire le aree urbane da sottoporre a tutela, all’interno delle quali l’avvio delle attività di somministrazione di cibi e bevande sia sottoposto a un regime autorizzatorio. Nell’intento dell’amministrazione, tale disciplina condizionerà il rilascio di autorizzazioni a nuovi esercizi alla verifica del rispetto di criteri qualitativi e quantitativi in modo da evitare che l’apertura di nuovi locali possa generare un danno all’ordinata vivibilità dei luoghi.

Il gruppo di lavoro

Per dar seguito a questa indicazione, il direttore generale ha disposto la costituzione di un gruppo di lavoro che dovrà elaborare una proposta che, dopo un percorso partecipativo, previo esame della Giunta sarà sottoposta al Consiglio comunale. Di tale gruppo di lavoro faranno parte il direttore della Polizia Locale, il direttore della ripartizione Governo e sviluppo del territorio, il direttore della ripartizione Ambiente, il direttore del Municipio I, il direttore dello staff direzione generale e il direttore del settore Polizia annonaria e attività produttive con funzione di coordinamento.

L’incontro con gli esercenti

Negli scorsi giorni, invece, l’amministrazione comunale ha incontrato sia i residenti che i referenti delle associazioni di categoria delle attività economiche per un confronto. La proposta avanzata dalle associazioni di categoria riguarda principalmente il servizio di asporto, ovvero la limitazione oraria della somministrazione all’esterno. Sostanzialmente la loro proposta è quella di terminare prima la vendita all’esterno tutelando maggiormente i posti al chiuso. Le attività che fanno prevalentemente attività d’asporto sarebbero i più interessati da un provvedimento di questo tipo.

Ora non resta da aspettare che il sindaco Leccese faccia un punto su quanto detto nelle scorse settimane ed elabori un’ordinanza che vada in contro il più possibile alle esigenze di entrambe le parti. Parallelamente, però, anche gli esercenti chiedono un provvedimento che vada a calmierare la nascita di nuove attività nelle zone già sovraccariche. «Gli incontri sono stati molto utili perché ho registrato consapevolezza e senso di responsabilità tra gli attori in campo – aveva spiegato il sindaco – I pubblici esercizi con le loro attività sono una grande opportunità di riqualificazione della città, ma richiedono una regolamentazione. Solo così l’intrattenimento può rappresentare un punto di forza e non una criticità».

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