Il prossimo sfratto per morosità è fissato al 21 dicembre. Da cacciare lo Stato italiano ha una famiglia monoreddito con un figlio disabile. «Dove andranno?», si domandano i militanti del Movimento Lotta per la casa, che stamattina si sono dati appuntamento nei pressi del Comune di Bari per accendere i riflettori sull’emergenza abitativa.
Al momento sarebbero cinquecento le famiglie a rischio sfratto nel capoluogo pugliese. «Ma non è più un’emergenza – dichiara Anna, attivista del movimento – è una malattia cronica, un’anormalità diventata normalità».
Chiare le richieste dei militanti, rivolte soprattutto all’amministrazione comunale, al sindaco Antonio Decaro, all’assessora al Welfare Francesca Bottalico e all’assessore agli Erp Vito Lacoppola: blocco immediato degli sfratti, riapertura del bando per l’assegnazione delle case popolari (l’ultimo è stato nel 2018), riconversione degli immobili inutilizzati in alloggi popolari.